La segreteria nazionale del Csa ha rivolto una richiesta al presidente della Provincia di Salerno, Franco Alfieri, affinché riveda la decisione sulla soppressione del Corpo di polizia provinciale. Secondo il Csa, la gravità della delibera assunta dal consiglio provinciale di Salerno il 24 maggio scorso richiede un’ulteriore riflessione e considerazione.
La posizione del Csa sullo scioglimento del Corpo di polizia provinciale
Il segretario generale del Csa nazionale, Francesco Garofalo, e il coordinatore nazionale del Dipartimento di polizia locale, Stefano Lulli, hanno espresso preoccupazione per la decisione di sciogliere il Corpo di polizia provinciale di Salerno. Hanno sottolineato che tale azione andrebbe contro gli indirizzi del ministero dell’Interno, che sollecita un potenziamento dei Corpi di polizia locale per il controllo della rete stradale e la rilevazione dei sinistri.
Le conseguenze della soppressione del Corpo di polizia provinciale
Secondo il Csa, la soppressione della polizia provinciale comporterebbe la cessazione di importanti compiti relativi al servizio di polizia stradale. L’operato del personale verrebbe limitato a compiti di prevenzione, accertamento, tutela e controllo delle strade di pertinenza. Ciò significherebbe che gli operatori non potrebbero più rilevare i sinistri stradali, predisporre i servizi per la gestione del traffico ed effettuare scorte per casi connessi alla sicurezza della circolazione.
Le criticità evidenziate dal Csa
Il Csa ha evidenziato che la soppressione del Corpo di polizia provinciale avrebbe ripercussioni anche sulle attività di controllo in materia ambientale. Limitare l’azione di polizia giudiziaria degli operatori verrebbe a compromettere la valutazione di ulteriori elementi connessi ai reati ambientali, che possono ricadere in altri ambiti di carattere penale. Ciò solleva preoccupazioni in un territorio con Parchi nazionali di fama mondiale, dove la complessità dei compiti connessi ai reati ambientali richiede un’azione di polizia giudiziaria adeguata.
Le conseguenze per le politiche di sicurezza urbana
La soppressione del Corpo di polizia provinciale rischierebbe anche di determinare la perdita dello strumento operativo che supporta e coadiuva le altre polizie a livello nazionale e locale. Inoltre, verrebbero meno le attività d’indagine delegate che i magistrati attualmente assegnano alla polizia locale. Questo avrebbe un impatto negativo sulle politiche di sicurezza urbana integrate, in cui le Province partecipano con le autorità di pubblica sicurezza e i sindaci dei territori.
Le conseguenze per il personale e le comunità locali
La soppressione del Corpo di polizia provinciale comporterebbe anche la perdita delle qualifiche giuridiche per il personale assunto, con gravi conseguenze sulle aspettative professionali e contrattuali in essere. Il Csa sottolinea l’importanza del mantenimento del Corpo di polizia provinciale per le comunità locali, che richiedono un rafforzamento dei presidi di sicurezza anziché lo smantellamento.
L’appello del Csa per un ripensamento immediato
Il Csa, in qualità di segreteria nazionale, sollecita un incontro urgente per trovare una risposta che non mortifichi il Corpo della polizia provinciale di Salerno, ma che invece lo rilanci con un rinnovato e potenziato modello organizzativo. Il sindacato auspica un ripensamento da parte del presidente della Provincia di Salerno, considerando le ragioni di necessità e opportunità che l’istituzione e il mantenimento del Corpo di polizia provinciale rappresentano per le comunità locali.