Polemiche sul neo presidente Coccorullo, ma la sua nomina è legittima. Ecco perché

Accolta a maggioranza assoluta della commissione ambiente la nomina di Giuseppe Coccorullo a Presidente del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni

Di Silvana Romano

Accolta a maggioranza assoluta della commissione ambiente la nomina di Giuseppe Coccorullo a Presidente del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni.

Su proposta del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin, sentito il parere del Presidente di regione Vincenzo De Luca, la nomina di Coccurullo ora è stata formalizzata e, a dispetto delle critiche, è assolutamente legittima e confacente ai dettami di legge:

La riforma della Legge 394/91

Un primo tentativo di riforma della legge che regolamenta i Parchi era già stato fatto nel 2016 e riguardava anche i requisiti per la nomina del presidente dell’ente. Il pacchetto di riforme, affossato in Senato, è stato poi ripreso e convertito in legge dal cosiddetto “decreto semplificazione”. Sia nella primo tentativo di riforma che in quello definitivo di 4 anni dopo (2020), i criteri di selezione per i vertici dei Parchi sono simili e non diversi dal passato: “…comprovata esperienza in campo ambientale, nelle istituzioni o nelle professioni, oppure di indirizzo o di gestione in strutture pubbliche o private”. L’uso delle “avversative” è dirimente.

Il commento di Federparchi

Sulle riforma della L. 394/1991 del 2016 Federparchi già si espresse in modo chiaro: “la 394 vigente non contempla alcun criterio. Il Ministro, d’intesa con il presidente della Regione, nomina chi vuole. Qualunque nomina è legittima.

Non è elencato alcun requisito, men che mai l’avere competenze di carattere naturalistico. Prova ne è che degli attuali presidenti dei parchi nazionali (ed anche di quelli passati) praticamente nessuno ha competenze di carattere naturalistico; questo però non vuol dire che molti di loro non assolvano bene al compito assegnato”. Concetti ribaditi anche dopo la Legge semplificazione e modifiche alle norme sui parchi.

Dunque, i titoli e la formazione in ambiti specifici, come l’esperienza pregressa, non sarebbero né vincolanti, tantomeno obbligatori. “ci sono dei criteri- secondo Federparchi- utili e giusti, per scegliere un presidente con buone  caratteristiche. Qualcuno può pensare che siano insufficienti o anche sbagliati, fatto sta che per 25 anni non esisteva alcun criterio”.

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