Con l’arrivo dell’estate immancabili sono le polemiche su offerta turistica e servizi. Diverse le proteste di bagnanti e cittadini di Agropoli, dall’acqua che avrebbe assunto una strana colorazione a causa dei lavori di smaltimento delle alghe, alle discese a mare in cattivo stato, passando per il problema dell’erosione costiera che interessa Trentova ed altre criticità. Commenti, questi, che durante la stagione estiva si moltiplicano e dividono i residenti. A raccogliere i malumori l’ex sindaco e attuale segretario di Fratelli d’Italia Adamo Coppola.
Le accuse di Adamo Coppola
«È evidente il degrado e l’abbandono in cui vive il nostro paese: la manutenzione non è adeguata nel periodo più importante dell’anno, il programma di eventi estivi è inesistente, neanche paragonabile ai paesi vicini, anche a quelli più piccoli. È difficile accettare inermi una politica così inefficiente», esordisce l’ex amministratore.
Coppola parla anche della questione posidonia, dopo anni rimossa al Lido Azzurro: «Sono orgoglioso anche io di quest’intervento: giova ricordare che è stato possibile grazie al finanziamento strappato da me alla regione Campania, per onestà intellettuale ottenuto con l’aiuto dell’onorevole De Luca.
Ma questa onestà intellettuale non sembra vivere nella mente dell’assessore Mutalipassi, che per divenire sindaco, almeno a mio giudizio, deve fare molta strada, cominciando, naturalmente con il vincere le elezioni, cosa che è ancora molto in dubbio».
La replica
Il primo cittadino, dal suo canto, replica pacato puntando sui numeri: «Le azioni positive messe in campo fino a questo momento hanno fatto registrare un importante incremento di turisti e visitatori. Il dato tra gli ingressi di giugno 2022 al Castello e lo stesso periodo del 2023 ha visto un consistente aumento», ha detto Mutalipassi.
La polemica social
Intanto sui social scoppia la polemica per una foto pubblicata sulla pagina istituzionale del Comune che ritrae la spiaggia dell’Isonzo, esistente sul versante nord della rupe. Critiche all’assessore al porto e demanio Giuseppe Di Filippo che l’ha identificata come “Grotta dell’Elefante” con gli utenti dei social che si sono scatenati nel commentare l’errore.
Ma c’è anche chi la polemica la mette più sul piano concreto evidenziando come si pubblicizzi un angolo di costa dove c’è un pericolo caduta massi e che pertanto risulta pericoloso. «Questa amministrazione non ha fatto nulla per difendere la rupe dai crolli», dice un utente. Il sindaco Mutalipassi, però, nei mesi scorsi aveva annunciato che grazie ai fondi Pnrr l’Ente avrebbe lavorato ad una progettazione per l’area.