Pisciotta, caso Yele: ancora accuse dalla minoranza

La nota del capogruppo di Una mano per Pisciotta

Di Comunicato Stampa

Riceviamo e pubblichiamo, di seguito, nota stampa del capogruppo di Una mano per Pisciotta, Aniello Marsicano, in replica alle parole del sindaco Ettore Liguori del 27 dicembre 2022 (clicca qui).

Per comprendere i fatti bisogna fare un passo indietro di alcuni anni e tornare al 25 settembre 2017, quando su proposta del gruppo consiliare di minoranza “Una mano per Pisciotta”, veniva contestata   l’incompatibilità ad un consigliere per violazione dell’art. 63, D.Lgs. 18.8.2000, n. 267, per il suo duplice ruolo di politico e di direttore generale in una società partecipata dal comune.

All’epoca, la maggioranza consiliare deliberò la compatibilità del consigliere sulla scorta di una interpretazione di comodo di una perizia legale di parte, nella quale, in estrema sintesi, si sosteneva la tesi che l’assessore/vicesindaco non aveva mai avuto contezza, prima della contestazione della incompatibilità, della quota societaria detenuta dal comune nella società di cui era direttore generale.

Tornando al presente, il 16 novembre 2022, durante la discussione, in un consiglio comunale appositamente richiesto dal gruppo consiliare di una mano per Pisciotta, il consigliere dott. Aniello Marsicano mostra all’intero consiglio la copia del verbale dell’assemblea ordinaria della Yele spa del 09.06.2015 con la quale si approvò il bilancio 2014.

Nella suddetta assemblea era presente, tra gli altri soci, il delegato del comune di Pisciotta che contribuisce all’approvazione del bilancio 2014 in forza del suo pacchetto azionario pari al 3,11%, era presente anche il consigliere/Direttore generale che tra l’altro sottoscrive il suddetto verbale.

Se nel 2015 l’assessore/vicesindaco/Direttore Generale era a conoscenza della quota azionaria posseduta dal comune di Pisciotta e del suo utilizzo, nel 2017 ha dichiarato e sottoscritto il falso traendone un indebito vantaggio politico.

Se un amministratore dichiara e sottoscrive il falso per ottenerne un indebito vantaggio, il sindaco quantomeno deve revocargli immediatamente la sua fiducia.

Invece, il sindaco e la maggioranza che lo sostiene di fronte ad un fatto gravissimo, non ha ritenuto opportuno prendere alcun provvedimento se non quello delle offese a mezzo stampa ai consiglieri di minoranza. Questo è il comportamento del sindaco di Pisciotta ex senatore della repubblica.

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