Pierro interroga i ministri dei Beni Culturali e dell’Ambiente per tutelare e valorizzare il Santuario S. Antonio di Polla

Attilio Pierro ha presentato interrogazione a risposta scritta al Ministro dei Beni e delle Attività Culturali del Turismo e al Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica

Di Comunicato Stampa

Il deputato della Lega on. Attilio Pierro, su sollecitazione della Consigliera comunale di Polla Federica Mignoli, ha presentato interrogazione a risposta scritta al Ministro dei Beni e delle Attività Culturali del Turismo e al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica per richiedere forme di specifica tutela per le aree di interesse storico, artistico e turistico, a livello nazionale, come il Santuario Antoniano di Polla che con delibera di Giunta N. 142/2024 il Comune di Polla ha inserito tra i beni pubblici da mettere a disposizione della comunità energetica.

La nota stampa

Tra i 10 luoghi individuati dall’Ente viene indicato anche il Convento Sant’Antonio, un luogo di antica storia e tradizione. – si legge nell’interrogazione del documento presentato da Pierro – Il Santuario Antoniano di Polla, situato lungo l’antica Via Popilia e incluso nel Cammino di Sant’Antonio, è un capolavoro dell’arte francescana. La sua architettura rinascimentale sobria, i magnifici affreschi, le preziose tele e le numerose sculture lignee fanno del Santuario una delle più importanti testimonianze dell’arte barocca in Campania.

Tra le opere conservate – prosegue il deputato della Lega – vi sono quelle di Michele Ragolia, Domenico Sorrentino, Anselmo Palmieri, Francesco de Martino, Nicola Peccheneda, Pietro Antonio Ferro e fra Umile da Petralia. Il Santuario è stato dichiarato Monumento Nazionale nel 1925 e Santuario Diocesano nel 1993. Nel 2012 è stato inserito tra le “Mille meraviglie d’Italia” dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali”. Tra le motivazioni elencate da Pierro vengono citati anche aspetti strettamente legati alla fede della Comunità cristiana. Si ricorda infatti nel documento che “un evento prodigioso si è verificato il 12 e 13 giugno 2010, quando un’antica statua lignea del XVIII secolo ha mostrato segni di lacrimazione. Fenomeno dichiarato, a seguito di scrupolose analisi, “empiricamente non spiegabile” con un Decreto vescovile del 13 febbraio 2011 e grazie a questo prodigio, il Santuario è diventato meta di pellegrini che affidano al Santo le loro preghiere. Il Convento, pertanto, rientra tra i luoghi di grande rilievo storico e turistico del nostro paese che rischierebbe di essere svilito e impoverito dalla costituzione di una comunità energetica. È auspicabile l’intervento dei ministri interrogati al fine di risolvere la problematica valutando l’opportunità di eliminare il Convento Sant’Antonio dall’elenco dei luoghi di cui alla delibera della Giunta del Comune di Polla anche mediante vincoli normativi alla installazione e costituzione delle comunità energetiche rinnovabili all’interno delle stesse ritenendo impensabile la decisione dell’amministrazione di utilizzare un bene di rilevante importanza per un intervento simile” -conclude Attilio Pierro.

Condividi questo articolo
Exit mobile version