Continua a far discutere l’esito del Coordinamento del Piano Sociale di Zona S8 con all’ordine del giorno la stabilizzazione degli assistenti sociali e delle altre figure tecniche della governance dell’ambito sociale. La riunione è stata preceduta da ben tre incontri istituzionali: uno ad Agropoli e due a Vallo, l’ultimo in data 30 maggio con amministratori e sindacati.
Nell’ultimo incontro, tenutosi ieri, il sindaco di Agropoli Roberto Mutalipassi ha annunciato la volontà di assumere il personale purché le funzioni di Comune capofila dell’ambito, passino proprio al centro costiero.
«Su questo tema, sindacati e amministratori, possono confermare che mai tale condizione era stata manifestata prima. Del resto, anche in occasione della deliberazione relativa alla programmazione delle attività dell’Ambito S8 il Comune di Agropoli, assente, alcuna questione aveva sollevato», precisano da Vallo della Lucania.
L’esito dell’incontro
Alla fine si è deciso, dopo un’ampia discussione, di non dar seguito alla condizione posta dal Comune di Agropoli – non essendo la questione all’ordine del giorno ma soprattutto per rispetto di tutti i Comuni dell’ambito – e di procedere alla stabilizzazione degli assistenti sociali.
Su questo punto il Comune di Agropoli si è impegnato ad assumere a tempo indeterminato tutti gli assistenti sociali che hanno partecipato alla procedura di ricognizione, potendo contare anche sulle risorse messe a disposizione dell’ambito dal Comune di Vallo della Lucania e dal Comune di Pollica.
Il tema del trasferimento delle funzioni di Comune Capofila dell’Ambito, tuttavia, «disvelando un malcelato disegno politico che esula dalla stabilizzazione del personale e con impatti sugli equilibri territoriali, su espressa richiesta del Sindaco del Comune di Agropoli, sarà affrontato in una riunione del coordinamento istituzionale ad hoc», precisano dal centro vallese.
Un ulteriore impegno é stato deliberato all’unanimità: costituire l’azienda speciale entro settembre, in modo da poter dar corso alla stabilizzazione di tutte le altre figure professionali e dotare l’ambito di un assetto organizzativo adeguato alle esigenze del territorio e ai bisogni della popolazione.
«L’auspicio è quello di non dividere il territorio – siamo certi che la maturità politica ci condurrà ad una soluzione di buon senso – e di tenere ben presente che la funzione degli ambiti sociali è quella di garantire – anche attraverso il regolare versamento delle quote di compartecipazione – assistenza alle fasce deboli della popolazione»