Piano di Zona S8, assemblea dei lavoratori a Vallo della Lucania: proclamato stato di agitazione

Sindacati chiedono l'avvio delle procedure di stabilizzazione del personale del Piano di Zona S8

Di Ernesto Rocco

Le organizzazioni sindacali hanno tenuto un’assemblea dei lavoratori del Piano di Zona S8. L’assemblea ha rappresentato un momento fondamentale di discussione riguardo alle problematiche attualmente affrontate dal personale.

Gli argomenti dell’assemblea

Il segretario della CISL FP, Vincenzo Della Rocca, soffermandosi in particolare sulla questione della stabilizzazione del personale, che risulta essere una procedura nota e già in possesso dell’amministrazione. La mancanza di azione in merito a questa questione è stata oggetto di critica, soprattutto alla luce della richiesta di un ulteriore parere tecnico di contabilità, ritenuto superfluo e in contrasto con gli obblighi imposti dalla legge in termini di raggiungimento dei LEPS.

Alfonso Rianna della Funzione Pubblica della CGIL e Teresa Nizza hanno sottolineato che l’obiettivo primario di questa lotta è la stabilizzazione. La delibera sull’argomento, «giunta con notevole ritardo rispetto al cronoprogramma stabilito, ha creato un ritardo di 2-3 mesi, il che implica la fine del periodo di deroghe. Si è evidenziata la necessità di passare dalle parole ai fatti e di regolamentare e concretizzare le stabilizzazioni. Inoltre, è stato sottolineato l’importante ruolo del fondo salario accessorio e la necessità di pianificarlo con serietà, così come di affrontare le questioni relative alla reperibilità e ad altre prerogative. La decisione di programmare uno stato di agitazione è stata suggerita come mezzo per ottenere impegni chiari», fanno sapere i sindacalisti.

Raffaele Giordano della UIL ha posto l’attenzione sul ritardo nella discussione riguardo al fondo salario accessorio e ha evidenziato il rischio di sfruttamento istituzionale. La pratica di anticipare denaro per il servizio senza adeguate tutele sindacali è stata fortemente criticata.

La posizione dei lavoratori

I lavoratori presenti hanno sottolineato come «i tecnici stiano danneggiando gli interessi dei lavoratori e dei cittadini e come non ci sia una chiara logica nell’attuazione del percorso previsto dalla politica. Inoltre, si è notato che non si parla più di stabilizzazione e potenziamento dei servizi sociali, nonostante la Normativa Nazionale richieda chiarezza e l’adempimento degli obblighi».

Lo stato di agitazione

Alla luce delle problematiche evidenziate, l’assemblea ha deliberato la programmazione di uno stato di agitazione, chiedendo in modo immediato l’avvio della procedura di stabilizzazione del personale conformemente alla legge 34/19 e all’articolo 57 comma 3 septies del DL n. 104/2020.

Condividi questo articolo
Exit mobile version