Buone notizie per gli allevatori del Vallo di Diano: è stato revocato il divieto di macellazione dei suini nelle aziende agricole familiari. La decisione, presa dall’Asl Veterinaria, arriva dopo mesi di restrizioni imposte a causa del rischio di diffusione della peste suina africana.
Grazie ai continui monitoraggi e all’assenza di nuovi casi, l’Asl ha ritenuto possibile riaprire gli allevamenti familiari, garantendo però il rispetto di rigorose norme di biosicurezza. Gli allevatori potranno nuovamente detenere fino a quattro suini da ingrasso, destinati esclusivamente all’autoconsumo.
Una tradizione salvaguardata
La macellazione del maiale a casa è una tradizione profondamente radicata nelle comunità locali, legata a usanze e sapori locali. La possibilità di riprendere questa attività rappresenta una boccata d’ossigeno per molte famiglie, che potranno così continuare a produrre i propri salumi e insaccati. Inoltre, la riapertura degli allevamenti familiari contribuisce a valorizzare le produzioni locali e a sostenere l’economia del territorio.
Misure di sicurezza e futuro
Per garantire la massima sicurezza e prevenire eventuali nuovi focolai, l’Asl ha stabilito una serie di misure che gli allevatori dovranno rispettare scrupolosamente. Tra queste, l’obbligo di sottoporre gli animali a controlli veterinari periodici e di adottare tutte le precauzioni necessarie per evitare la contaminazione.
Nonostante la revoca del divieto, la situazione rimane comunque delicata. L’Asl continuerà a monitorare costantemente la situazione e, in caso di nuovi focolai, non esiterà a ripristinare le restrizioni. Ad essere interessate dal provvedimento le comunità di Alfano, Buonabitacolo Casalbuono, Casaletto Spartano, Caselle in Pittari, Montesano sulla Marcellana, Morigerati, Roccagloriosa, Rofrano, Sanza, Sassano, Torre Orsaia e Tortorella.