Peste suina africana. Carcassa di cinghiale infetta trovata a Sanza. Esito negativo su quella rinvenuta ad Agropoli

Si resta in attesa dell'esito del ricorso presentato da alcuni allevatori. Bisognerà attendere il prossimo11 luglio

Di Federica Pistone

Continuano i controlli da parte del servizio Veterinario dell’Asl Salerno, con i responsabili del servizio veterinario, i dottori Pacini e Rofrano, nei territori dichiarati “Zona Rossa” nell’ambito dell’emergenza della peste suina africana che coinvolge circa 20 comuni del salernitano. E nell’ambito dei controlli, è stata rinvenuta una carcassa di cinghiale, risultata infetta, nel territorio di Sanza. Intanto, dalle notizie che trapelano, ha dato fortunatamente esito negativo alla peste suina africana, gli accertamenti effettuati sulla carcassa di cinghiale rinvenuta nei giorni scorsi ad Agropoli.

Attesa per la decisione dei giudici

Bisognerà attendere il prossimo11 luglio per conoscere l’esito del ricorso presentato in merito alla sospensiva concessa dal Tar di Salerno contro l’Asl Salerno che stoppa di fatto la macellazione di suini detenuti in allevamenti familiari, così come previsto da un’ordinanza regionale, emessa in base a quanto previsto dalle normative europee in merito all’emergenza in atto.

Il ricorso al Tar

La richiesta di sospensiva era stata presentata da 14 allevatori di Montesano sulla Marcellana.
L’Asl Salerno e la regione Campania non hanno presentato, per ora, alcun ricorso contro la decisione del Tar Salerno. Ma è probabile, che una presa di posizione, anche forte, affinché venga applicata l’ordinanza di abbattimento dei suini, venga adottata in base a quanto si deciderà il prossimo 11 luglio.

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