Perito, nuovo album per i NovaLuna

Sono ben 11 le tracce inedite da poter ascoltare in dialetto cilentan

Di Ernesto Rocco

Nasce da un atto di profondo sentimento d’ amore quello che esprime il ricercato prodotto musicale inedito inciso dai NovaLuna, gruppo musicale del Comune di Perito, territorio di forte tradizione culturale e di manifesta identità etnico – popolare. Valori, questi, che hanno spinto Enrico Lava, Gianluca Cirillo e Mariagrazia Lancellotti a dare origine al progetto musicale “VIENTO”.

Il progetto Viento

Sono ben 11 le tracce inedite da poter ascoltare in dialetto cilentano. La voce è sassofonista del gruppo, Lancellotti, ha dichiarato che : “Il progetto nasce da una mia forte volontà di dedica d’amore al mio papà che, ormai, non c’è più da molti anni e a chiunque si trovi in una simile condizione”. E ancora: “un lavoro che vuole essere un abbraccio per le famiglie dei giovani che cadono in guerra, per chi non ha più l’affetto dei suoi cari, per la felicità di chi ha la fortuna di avere i figli da cullare a cui cantare una dolce ninna nanna, per una mamma che attraversa mille difficoltà durante una gravidanza, o chi, attraverso la routine del duro lavoro nei campi, riversa in ciò la speranza, l’attesa di un futuro migliore, magari in compagnia di quel vento che da millenni riporta la brezza e le carezze dei racconti di tempi ormai passati ma che continuano a darci la forza di andare avanti”.

Quella stessa speranza che continua a essere il perno intorno al quale ruota tutto il Cilento, un territorio che proprio negli ultimi anni ha visto un impressionante e inarrestabile esodo giovanile, una terra destinata, condannata a finire in pochissimi anni ma che non si da ancora per vinta.

Molti i temi affrontati in questo lavoro. Il polistrumentista Gianluca Cirillo, tra i maggiori del territorio, ha detto di essere molto soddisfatto del prodotto perché ha riscontrato sin da subito un discreto successo nel territorio: “Un lavoro, questo, che ha l’ intento di aiutare a far comprendere anche agli scettici che è ancora possibile attraverso un gruppo di amici, anche condividere un’ idea. Avwre un’ idea può essere la chiave del successo, magari la spinta a quel movimento culturale atteso da anni per spronare i più giovani a prendere in mano le redini della propria vita e ritrovare le proprie radici, fondamento di ogni crescita personale”.

E proprio di condivisione di idee e di mission si fa portavoce, e acerrimo sostenitore, Enrico Lava, Presidente dell’Associazione Culturale I DISINVOLTI, coinvolto in qualità di Autore e arrangiatore del lavoro, come Cirillo, che sin dal principio, ha creduto nel progetto innovativo. Come Egli stesso dichiara: “Innovativo per tre motivi importanti. Il primo è quello che ha visto la partecipazione di alcuni professionisti del paese e la collaborazione di qualcuno dei paesi confinanti, a ricordare che fare rete serve per avere un territorio sano che ponga le basi per crescere. E si sa che nel nostro territorio non è affatto scontato tutto ciò”.

Si ricorda, infatti, la collaborazione del Maestro di musica, arrangiatore e produttore Emilio Orrico, del Prof. Osvaldo Celano, uno degli ultimi conoscitori del complicato dialetto cilentano nonché curatore dei testi, del grafico del progetto Luca Molinaro, tra i migliori studi emergenti di Agropoli che già vanta importanti collaborazioni artistische e il produttore Roberto Cesarano della AmgDisk Srl di Casoria, leader nella produzione di CD – audio, DVD, vinili e tra i primi nel settore per l’utilizzo di tecnologie innovative.

“Il secondo motivo” dice ancora Lava, “è che volutamente e per la prima volta vi è un brano – dedica alla memoria di un padre. Questa è una novità estremamente importante perché la tradizione vuole che solitamente sia la mamma ad occupare il centro gravitazionale nelle dediche d’ amore, e questo per noi è davvero gratificante perché è un messaggio che si fa carico di un nuovo significato, un nuovo modo di concepire e condividere l’ affetto. Credo sia proprio la condivisione delle idee e delle passioni a rendere un territorio ancora capace di vivere e crescere, dare sostegno alle capacità delle sue generazioni, metterle in contatto tra di loro affinché possano lavorare per esprimere straordinarie novità, vederle crescere e seguirne il complicato cammino che oggi si trovano purtropppo ad affrontare. Crederci fino alla fine, aiutare chi crede in qualcosa. Basta poco per far nascere qualcosa di interessante, niete nella vita è insignificante, tutto ciò che fa parte delle nostre esperienze va ricordato,da lì arrivano le idee che vanno curate, alimentate da affetto e, perché no, sostenute anche con la testa un pò tra le nuvole. Come dico sempre, bisogna sforzarsi di essere Filosofi e Sognatori”.

Per ciò che attiene, invece, al terzo e altrettanto importante fattore di interesse del progetto, Lava sostiene che bisogna dar conto all’ attenta e studiata ricerca di nuove sonorità, una ricerca che si è sviluppata attraverso un lavoro di molte ore, dedicate soprattutto all’ ascolto continuo per trovare quel misurato coinvolgimento emotivo e accrescerlo attraverso i suoni. Come ha appunto dichiarato in chiusura: “Sembrerà strano ma spesso era il silenzio della notte a suggerire la giusta sonorità e le melodie che servivano per quel brano o per l’ altro“.

Ma c’è ancora qualcosa da dire e che a nostro avviso riteniamo essere originale in questo lavoro: la scelta di parole toccanti e l’ aver sperimentato diversi generi musicali sui quali inserire il dialetto Cilentano, un connubio che sposa bene, a nostro dire, e che scommettiamo sin da subito risulterà affascinante all’ orecchio del pubblico ascoltatore, una scelta, questa, che si prefigge lo scopo di approfondire sicuramente le potenzialità di questo linguaggio dall’ enorme potenziale espressivo e monitorarne la sua possibile evoluzione in ambito artistico, con l’ augurio che tutto ciò possa portare ad un totale coinvolgimento delle diverse attività artistiche collaterali in questo ricco ambito territoriale che è il Cilento.

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