Padula: riapre al culto, dopo il restauro, il Santuario sul Monte Romito

L'inaugurazione e la riapertura del Santuario, che ha subito lavori di ristrutturazione alla cappella, al campanile e all'area circostante, sono stati seguiti da un preciso rituale.

Di Federica Pistone
Padula: riapre al culto, dopo il restauro, il Santuario sul Monte Romito

Giornata di festa per la comunità di Padula, che ieri ha celebrato la riapertura al culto del Santuario dedicato alla Beata Vergine sul monte Romito. La devozione dei padulesi per la Beata Vergine del Romito risale a tempi antichissimi. Il tradizionale pellegrinaggio dal paese si svolge due volte all’anno: la salita al santuario del monte la prima domenica di maggio e il ritorno in paese, presso la chiesa della SS. Annunziata, l’ultima domenica di agosto.

Inaugurazione e riapertura Santuario

L’inaugurazione e la riapertura del Santuario, che ha subito lavori di ristrutturazione alla cappella, al campanile e all’area circostante, sono stati seguiti da un preciso rituale. I fedeli si sono prima riuniti presso la chiesa della SS. Annunziata per la celebrazione della messa, portando poi in processione la statua della Vergine lungo le strade del paese fino alla Croce. Da lì, la statua e i pellegrini hanno proseguito in auto verso il santuario sul monte, situato a 1380 metri di altezza.

I fedeli

Ad accogliere i fedeli, insieme al parroco don Giuseppe Radesca, c’era il vescovo della diocesi di Teggiano-Policastro, padre Antonio De Luca, con il quale don Giuseppe ha concelebrato la messa. A seguire, i saluti delle istituzioni presenti, in particolare quelli della sindaca di Padula, Michela Cimino, e di Corrado Matera, assessore allo Sviluppo e alla Promozione del Turismo della Regione Campania.

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