Le installazioni degli artisti che hanno trascorso diversi giorni presso il Rifugio Varroncelli di Ottati per vivere la montagna, cogliere l’essenza del luogo ed ispirarsi per creare delle opere nella natura, sono ancora visitabili e raggiungibili tramite l’ausilio di apposite mappe reperibili presso la sede municipale del paese.
Sono undici le opere realizzate e gli artisti che vi hanno lavorato sono giunti sulle alture di Ottati da ogni parte d’Italia, ma anche dall’Iran.
Opere realizzate con materiali naturali
L’idea è nata da Melania Costantino che ha accolto i partecipanti presso la Residenza Artistica di Land Art, denominata “Silvae Fragmenta”, dal 26 agosto e al 6 settembre.
“Le opere realizzate nel bosco sono emozionanti e significative e sono state create con materiali reperiti sul posto. Agli artisti vanno i migliori complimenti per aver dato un’altra lettura della nostra montagna, da vivere intimamente, da rispettare e da abitare” ha fatto sapere Vincenzo Luciano, presidente dell’UNCEM Campania, che ha supportato l’iniziativa e che si è recato in visita presso la residenza artistica.
Soddisfazione del sindaco
Apprezzamenti per l’iniziativa sono stati espressi anche dal sindaco di Ottati, Elio Guadagno: “La nostra montagna è un museo bucolico all’aperto grazie alla Residenza Artistica di Land Art “Silvae Fragmenta”, le opere regalano a chi le ammira emozioni uniche, specie per chi è nato in questi posti, ma anche per chi, semplicemente, ama la montagna e la contempla in ogni sua sfaccettatura” ha affermato il primo cittadino ringraziando l’organizzatrice Costantino, l’UNCEM Campania, la Comunità Montana Alburni che, tramite il lavoro dei suoi operai, ha contribuito alla realizzazione del progetto insieme a tanti altri cittadini di Ottati attivatisi per dare un aiuto, in maniera volontaria, all’iniziativa.