Ospedale Vallo della Lucania: la Cisl Fp denuncia la chiusura di 24 posti letto

Carenza di personale, accorpamento di reparti e disagi per i pazienti. I sindacati chiedono un intervento da parte della dirigenza dell'ASL Salerno per scongiurare i tagli e trovare soluzioni alternative.

Di Raffaella Giaccio
Vallo della Lucania, ospedale San Luca: la Cisl Fp denuncia la chiusura di 24 posti letto

Tagli alla sanità nel Vallo di Lucania: la Cisl Fp denuncia la chiusura di 24 posti letto presso l’ospedale di Vallo della Lucania. La decisione, presa dal Direttore Sanitario dottor De Vita, riguarda i reparti di Chirurgia Generale (-9 posti letto), Oculistica (-7 posti letto), Otorinolaringoiatria (-2 posti letto) e Neurochirurgia (-6 posti letto).

La posizione della Cisl

Secondo la Cisl Fp, la motivazione ufficiale fornita dal dottore De Vita è la carenza di personale, con 45 unità infermieristiche e 30 OSS mancanti presso il presidio San Luca. Tuttavia, i sindacati contestano questa versione dei fatti, evidenziando una discrepanza tra i numeri forniti dalla direzione sanitaria e la realtà.

Non è pervenuta nessuna informativa per approfondire la situazione e trovare soluzioni alternative alla chiusura dei posti letto,” dichiarano Lorenzo Conte e Andrea Pastore, Coordinatori Area Centro Sud e Centro Nord per la CISL FP. “Appare evidente che il direttore sanitario non sia al passo con i cambiamenti in atto nell’azienda.”

La Cisl Fp critica inoltre l’accorpamento delle strutture di Oculistica e Otorinolaringoiatria presso Neurochirurgia, definendolo una scelta che “va in contrasto con le strategie aziendali” e che “comporterà un disagio per i pazienti e un peggioramento della qualità del servizio.”

Le richieste

I sindacati chiedono un intervento da parte della dirigenza dell’ASL Salerno per scongiurare la chiusura dei posti letto e per trovare soluzioni alternative alla carenza di personale. “Siamo preoccupati per le ripercussioni che questa decisione avrà sulla popolazione del Vallo di Lucania, che sarà costretta a recarsi altrove per ricevere le cure necessarie,” concludono Conte e Pastore.

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