Il Nursind (Sindacato degli Infermieri) ha inviato una lettera alla direzione generale dell’ASL Salerno chiedendo chiarimenti urgenti sulla situazione del Pronto Soccorso dell’ospedale di Agropoli. Il sindacato denuncia una serie di incongruenze tra il Piano Ospedaliero Regionale e l’Atto Aziendale dell’ASL, che stanno creando confusione e disagi sia per i pazienti che per gli operatori sanitari.
Incongruenze e criticità
Secondo Nursind, il Piano Ospedaliero Regionale classifica l’ospedale di Agropoli come “Ospedale di zona disagiata” con sede di “Pronto Soccorso Disagiato”, mentre l’Atto Aziendale dell’ASL lo configura come presidio ospedaliero in zona disagiata, ma senza Pronto Soccorso. Questa discrepanza sta causando una serie di problemi: i pazienti, vedendo il cartello “Pronto Soccorso”, si recano all’ospedale di Agropoli, ma poi vengono dirottati verso l’ospedale di Vallo della Lucania, perché non assistibili in loco; Nonostante non sia ufficialmente un Pronto Soccorso, il personale del Punto di Primo Intervento svolge attività tipiche di un Pronto Soccorso, con conseguente aumento di competenze e responsabilità; non sono presenti cardiologi e anestesisti in h12, cosa che comporta un elevato rischio clinico; non esiste un servizio autonomo di gestione del Servizio Trasporto Infermi (STI), nonostante un protocollo chiaro dell’ASL; il personale non riceve le indennità di disagio previste per chi svolge attività di Pronto Soccorso.
La richiesta di Nursind
Il sindacato chiede l’apertura di un tavolo tecnico urgente per fare chiarezza sulla situazione e garantire sia i dipendenti che la popolazione.
“Delle due l’una”, affermano il segretario amministrativo Adriano Cirillo e il segretario territoriale Biagio Tomasco, “o l’ospedale di Agropoli ha un Pronto Soccorso attivo, come previsto dal Piano Ospedaliero, oppure ha solo un Punto di Primo Intervento. In entrambi i casi, è necessario fare chiarezza per evitare che i cittadini vengano tratti in inganno”.