Ospedale di Agropoli, Malandrino (FI) accusa le istituzioni: fin ora solo proclami

Il consigliere di minoranza accusa gli amministratori locali «sull'ospedale un silenzio assordante, fate chiarezza»

Di Ernesto Rocco

Sull’ospedale di Agropoli c’è un assordante silenzio. È quanto sostiene Emilio Malandrino, consigliere comunale ed esponente di Forza Italia dopo il tragico incidente sulla SS18. “Tre persone decedute,  figli di questa Campania, prossimi cittadini Agropolesi, strappati alla vita da un destino, forse, segnato anche dalla mancanza di un pronto soccorso in una città così nevralgica e strategica come Agropoli, al centro di un territorio vastissimo tra il mare e la collina.
Certo, probabilmente,  se avessimo avuta una Sanità efficiente, oggi, tre famiglie non piangerebbero i loro cari”,
esordisce Malandrino.

Le accuse

L’accusa alle istituzioni è di aver fatto “solo proclami, annunci, palle, promesse farlocche”. A loro l’appello: “siate chiari, abbiate il coraggio di dire che per  questo Ospedale non avete interesse, mentre si continuano ad aprire reparti ed attività in ogni struttura sanitaria della Provincia e della Regione con continue inaugurazioni e benedizioni”.

La provocazione

Infine una provocazione: “Utilizzatelo per  altro, attivate le procedure, risparmiando milioni di euro, di trasferimento, in quei locali ormai inutilizzati, della Caserma dei Carabinieri e del Commissariato di Polizia, almeno sfrutteremmo un bene di proprietà di Agropoli,  costruito con le tasche dei suoi Contribuenti, per una ragione solidale e razionale”.

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