Ospedale di Agropoli: arrivano rianimatore e cardiologo

Per l'ospedale di Agropoli arrivano rianimatore e cardiologo, ma quest'ultimo soltanto per 12 ore. Confermato stop per la rianimativa

Di Raffaella Giaccio

Novità in arrivo per l’ospedale di Agropoli. Dal primo luglio, infatti, il presidio di via Pio X sarà dotato di guardia medica cardiologica e rianimatore. La prima presterà servizio h12, la seconda h24 in regime ordinario. A svolgere il servizio saranno i rianimatori del DEA di Vallo della Lucania – Agropoli che a turnazione verranno impiegati presso il PSAUT agropolese. Questa organizzazione dovrebbe assicurare il primo intervento, trattando più pazienti possibili ad Agropoli ed evitando di sovraccaricare il San Luca.

Le criticità

Restano però diverse criticità: dal primo luglio, ad esempio, è stata confermata la soppressione dell’ambulanza rianimativa.

La Croce Rossa Italiana, nuova aggiudicataria del servizio in sostituzione della Croce Gialla, così come previsto dall’Asl Salerno potrà contare soltanto su un’auto medica e su due ambulanze con autista ed infermiere.

Una condizione, questa, che lascia non poche perplessità sull’adeguatezza dei soccorsi in caso d’urgenza e soprattutto che caratterizzerà soltanto Agropoli. L’ambulanza rianimativa, infatti, continuerà ad essere attiva presso gli ospedali di Vallo della Lucania e Polla. A penalizzare Agropoli anche l’assenza di nuovi servizi come l’annunciata camera iperbarica della quale non si hanno più notizie.

Le polemiche dei sindacati

Le previsioni della direzione generale dell’Asl Salerno, annunciate nella giornata di ieri in un incontro tenutosi presso l’ospedale “San Luca” di Vallo della Lucania, non sono piaciute ai sindacati che oltre ad aver contestato le modalità di convocazione criticano le scelte per la gestione dell’emergenza estiva.

Il problema principale resta quello della carenza di medici: per garantire le ferie, infatti, vista la cronica carenza di personale, c’è il rischio di dover procedere nel corso della stagione estiva all’accorpamento di reparti presso il San Luca, questione anche questa contestata dai sindacati.

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