Opere abusive in area Parco, scattano gli ordini di demolizione

Opere abusive nel territorio del Parco Nazionale del Cilento, dovranno andare giù bungalow, attività turistica ed altri abusi

Di Carlo Adinolfi

Opere abusive in area Parco, dovranno essere abbattute. Il provvedimento porta la firma del direttore dell’Ente con sede a Vallo della Lucania, Romano Gregorio, ed è conseguente ad un provvedimento del Tar.

Opere abusive: le contestazioni

I fatti risalgono al 2016 quando, dopo la contestate realizzazione di 23 bungalow in zona D del Parco e ad un manufatto destinato ad attività turistica ricadente in zona B1, i titolari presentarono istanza di condono con conseguente parere negativo dell’Ente Parco. Il caso è finito al Tar che ha rigettato il ricorso dei proprietari. Quindi il direttore ha provveduto ad ordinare all’amministratore della società la demolizione delle opere abusive.

Il caso di Ascea

Una situazione simile si è registrata ad Ascea. Nel 2017 la proprietaria di un terreno presentò all’Ente Parco una istanza di accertamento di conformità urbanistica e compatibilità paesaggistica relativa ad opere di realizzazione di un portico, una tettoia, due locali sottoscala e un piano sottotetto respinta però dal Parco.

Anche di questo caso è stato interessato il Tar che ha però rigettato il ricorso lo scorso gennaio. Di qui l’ordine di abbattimento o di riduzione in pristino delle opere.

I controlli sul territorio, in particolare da parte dei carabinieri forestali, prosegue per individuare e prevenire eventuali comportamenti che possano arrecare un danno all’ambiente e al territorio.

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