Omignano: convezione con il Tribunale. Condannati svolgeranno lavori di pubblica utilità

Rieducazione e solidarietà sociale sono i valori alla base di questa convenzione, che si basa sulla possibilità di risarcire socialmente per il danno o per il reato compiuto

Di Antonio Pagano

La giunta comunale di Omignano, guidata dal sindaco Raffaele Mondelli, ha approvato la bozza di convenzione con il Tribunale di Vallo della Lucania che riguarda lo svolgimento del lavoro di pubblica utilità. Il documento dovrà essere ora sottoscritto dal Presidente del Tribunale e prevedere l’impiego di persone condannate che abbiano fruito in sostituzione della pena detentiva e pecuniaria della destinazione a lavori di pubblica utilità.

La normativa

Si tratta di una nuova applicazione del percorso di “messa alla prova” che permetterà di poter estinguere la pena effettuando lavori in favore della comunità. I lavori di pubblica utilità consistono in una prestazione non retribuita a favore della collettività che possa portare un valore per la comunità e, contemporaneamente, rappresentare un’occasione di riscatto e ripartenza per chi ha commesso un errore.

Le attività da svolgersi all’interno del Comune possono essere attuabili in questi ambiti: valorizzazione del patrimonio culturale; salvaguardia dell’ambiente e alla tutela del territorio; raccolta differenziata, gestione di discariche e di impianti per il trattamento di rifiuti solidi urbani; manutenzione del verde pubblico; tutela, promozione e valorizzazione delle aree protette e dei parchi naturali; interventi contro il randagismo; attività di comunicazione e sensibilizzazione.

I vantaggi

Rieducazione e solidarietà sociale sono i valori alla base di questa convenzione, che si basa sulla possibilità di risarcire socialmente per il danno o per il reato compiuto. Se da un lato, infatti, si dimostra come il responsabile di un reato venga punito per le proprie colpe, rafforzando, così, il corso della Giustizia, dall’altro porta a un vantaggio di pubblica utilità per il lavoro svolto, ma soprattutto, per le figure coinvolte, rappresenta una preziosa opportunità di inclusione, a fronte di un’attività che lo riavvicina alla società senza alcun pregiudizio

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