Si concludono oggi gli interrogatori di garanzia per i quattro indagati per l’omicidio del sindaco di Pollica Angelo Vassallo. Dopo Giuseppe Cipriano, che nella giornata di sabato ha smentito ogni coinvolgimento nell’omicidio dell’amministratore cilentano, e il silenzio del colonnello Fabio Cagnazzo, oggi davanti ai giudici compariranno Lazzaro Cioffi e Romolo Ridosso entrambi già detenuti per altri reati.
Lazzaro Cioffi è in carcere perché condannato per il coinvolgimento in un traffico di droga a Caivano. Le inchieste che lo hanno riguardato hanno rivelato possibili legame con i clan. Era l’attendente del colonnello Cagnazzo. I due erano molto legati e, si ipotizza, potessero avere anche interessi economici in comune.
Ridosso, invece, è un ex collaboratore di giustizia. Agli inquirenti dei dettagli in più su Acciaroli e sui rapporti con i due carabinieri l’hanno dati non solo lui ma anche dei compagni di cella, il figlio Salvatore e la fidanzata Antonella Mosca.
Il ruolo di Ridosso
Pare che Ridosso – secondo la ricostruzione della Procura – volesse entrare nel giro dello spaccio ad Acciaroli del quale sarebbero stati parte integrante non soltanto Giuseppe Cipriano, titolare di un cinema in zona, ma anche Cagnazzo e Cioffi. Un giro ben organizzato con la droga che da Castellammare arrivava ad Acciaroli via mare.
Romolo e Salvatore Ridosso sarebbero giunti ad Acciaroli alcuni giorni prima dell’omicidio di Angelo Vassallo. Per gli inquirenti avrebbero effettuato dei sopralluoghi lì dove è stato poi ucciso l’amministratore. Salvatore Ridosso in precedenti interrogatori ha sempre smentito ogni coinvolgimento suo e del padre nell’omicidio, anzi ipotizza che qualcuno abbia cercato di coinvolgerli di proposito.
Fatto sta che dopo il delitto Romolo aveva paura, lo aveva rivelato alla compagna e temeva anche di incontrare i carabinieri Cagnazzo e Cioffi.