Mentre Fabio Cagnazzo, il colonnello dei carabinieri arrestato nell’ambito dell’omicidio di Angelo Vassallo per il depistaggio delle indagini si è avvalso della facoltà di non rispondere all’interrogatorio di garanzia, Giuseppe Cipriano, l’imprenditore di Scafati, ha scelto di parlare. Accompagnato dal suo legale di fiducia, l’avvocato Giovanni Annunziata, Cipriano si è presentato davanti al giudice per le indagini preliminari di Salerno, Annamaria Ferraiolo, e ha parlato per un’ora e quaranta minuti.
L’interrogatorio
Giuseppe Cipriano, 59 anni, ha respinto ogni accusa ribadendo la sua estraneità ai fatti contestati. Ha fornito la stessa versione degli eventi già data agli inquirenti nel 2018, durante un precedente interrogatorio.
L’avvocato Annunziata ha annunciato che presenterà nei prossimi giorni una documentazione dettagliata a sostegno delle dichiarazioni di Cipriano, sottolineando che nelle carte dell’inchiesta ci sono discrepanze sulle date. Ha inoltre spiegato la possibile linea difensiva, evidenziando come l’associazione tra gli indagati e il traffico di sostanze stupefacenti sul territorio sia basata principalmente su prove indiziarie e presunzioni.
La difesa
«Da una lettura più tecnica di questa attività investigativa del pubblico ministero mi sembra evidente che ci sia un problema sotto l’aspetto della tenuta del movente. Si associano queste persone a un traffico di sostanze stupefacenti presente sul territorio ma non è oggettivamente riscontrato il legame tra gli indagati e il traffico di droga, se non da prove indiziarie e presunzioni», ha evidenziato il legale.
Lunedì toccherà a Lazzaro Cioffi e Romolo Ridosso comparire davanti ai giudici.