La Procura di Salerno ha chiuso le indagini sull’omicidio del sindaco di Pollica, Angelo Vassallo, avvenuto nel 2010. Otto persone sono coinvolte a vario titolo nell’inchiesta.
I coinvolti
Tra gli indagati spicca il colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo, attualmente detenuto nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere. Oltre a lui, sono coinvolti l’ex carabiniere Lazzaro Cioffi, l’imprenditore Giuseppe Cipriano e l’ex collaboratore di giustizia Romolo Ridosso. L’avviso di conclusione indagine è stato notificato anche agli imprenditori Giovanni, Domenico e Federico Palladino, e a Giovanni Cafiero.
Le accuse
Secondo gli inquirenti, Angelo Vassallo sarebbe stato ucciso a causa della sua determinazione nel denunciare il traffico di droga che, all’epoca dei fatti, stava prendendo piede nel comune di cui era sindaco. A firmare gli avvisi di conclusione indagine, che preludono alla richiesta di rinvio a giudizio, sono stati i sostituti procuratori di Salerno Elena Guarino e Maria Mafalda Cioncada, coordinati dal procuratore aggiunto Luigi Alberto Cannavale e dal procuratore Giuseppe Borrelli. Il colonnello Cagnazzo è difeso dall’avvocato Ilaria Criscuolo, Giuseppe Cipriano dall’avvocato Giovanni Annunziata e Lazzaro Cioffi dall’avvocato Giuseppe Stellato.
L’omicidio
L’omicidio di Angelo Vassallo, avvenuto il 5 settembre 2010, ha scosso profondamente la comunità di Pollica e l’intero paese. Il sindaco, conosciuto come il “sindaco pescatore” per la sua passione per il mare e la sua attività di pescatore, era molto amato e stimato per il suo impegno a favore della legalità e della lotta alla criminalità.