Omicidio nella notte ad Angri: 35enne trovato in strada in una pozza di sangue

Morto dissanguato dopo esser stato raggiunto da diverse coltellate. La procura di Nocera Inferiore ha aperto un’inchiesta su quanto accaduto la scorsa notte ad Angri

Di Federica Inverso

Morto dissanguato dopo esser stato raggiunto da diverse coltellate. La procura di Nocera Inferiore ha aperto un’inchiesta su quanto accaduto la scorsa notte ad Angri, in provincia di Salerno.

La ricostruzione

Mario Carotenuto, 35 anni, è stato trovato riverso in una pozza di sangue tra le strade della sua città, all’incrocio tra via Risi e via Da Procida. Stando alle prime ricostruzioni, il giovane, che avrebbe avuto problemi di tossicodipendenza, sarebbe stato colpito più volte con fendenti, probabilmente al culmine di una lite avvenuta nei locali della movida.

Non è chiaro se sia stato colpito anche da uno o più colpi d’arma da fuoco. Sul posto non sono stati rinvenuti bossoli, ma qualcuno avrebbe raccontato di aver sentito il rumore di spari.

Indagini in corso

Gli investigatori non escludono questa ipotesi, che però potrà essere accertata soltanto con i successivi esami medico-legali. Le indagini dei carabinieri del Reparto Territoriale di Nocera sono in corso.

Secondo gli investigatori, il 35enne sarebbe morto in pochi minuti, dopo i colpi ricevuti. Al vaglio delle forze dell’ordine le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona nel tentativo di raccogliere qualche elemento utile a sciogliere gli ancora tanti, troppi dubbi da dover sciogliere.

Come il movente, la dinamica e il volto dell’aggressore o degli aggressori. Sul corpo del giovane è stata disposta l’autopsia che si svolgerà nell’ospedale ‘Umberto I’ di Nocera Inferiore, nel cui obitorio è stata intanto trasferita la salma.

Dolore e sconcerto nella città dell’Agro per quanto accaduto. Stretto al dolore della famiglia del 35enne anche il sindaco Cosimo Ferraioli che ha chiesto silenzio e rispetto per il giovane Mario.

Il cordoglio

In momenti come questi, le parole sono insufficienti a esprimere il senso di angoscia e di rabbia che ci avvolge. Il mio pensiero va, prima di tutto, alla famiglia di Mario, che abbiamo assistito in diverse occasioni. Vi siamo vicini con tutto il cuore in questo momento di immenso dolore. Nessuno dovrebbe mai affrontare una tragedia così devastante e, tutta la città, condivide il vostro lutto”, il messaggio di dolore affidato ai social.

Al momento le indagini proseguono serratissime. Nel frattempo, invito tutti al rispetto e al silenzio, per permettere alla famiglia di Mario di vivere il proprio dolore in modo privato e dignitoso. Dovrebbe essere un momento di raccoglimento, di riflessione e di sostegno reciproco, evitando inutili sentenze. La violenza che ha colpito Mario ci richiama tutti a una profonda riflessione sulla necessità di costruire una realtà più sicura e reciprocamente solidale. Episodi simili dovrebbero unirci, non allontanare, uniti contro un unico nemico nemmeno troppo invisibile: la violenza. Che Mario possa trovare pace e il colpevole essere assicurato alla giustizia”, le parole della fascia tricolore.

Toccante il ricordo affidato ai social dall’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Angri, Maria D’Aniello. “Mario era un bravo ragazzo con la sfortuna di aver incontrato nella vita dei ‘cattivi ragazzi’.

Non giudichiamo male questo ragazzo, è un figlio di mamma come tutti, che ha pagato con la morte la malvagità e la cattiveria di un sistema malato”.

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