Blitz nel rione Pescara e nel rione Paterno ad Eboli. Giuseppe, Felice e Gaetano Celso sono stati assicurati alla giustizia. Il primo è sospettato dell’omicidio di Mario Solimeno. Le operazioni scattate all’alba.
Il blitz
C’è chi plaude all’operazione militare portata a segno questa notte a Eboli e chi finalmente tira un sospiro di sollievo. Una attività militare congiunta ha visto questa notte impiegati sul territorio ebolitano decine di uomini e mezzi.
Elicotteri con fari illuminanti diretti sulle palazzine popolari nel rione Pescara e uomini in assetto antisommossa in strada. Pattugliato il popoloso quartiere periferico.
I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Salerno e della Compagnia di Eboli agli ordini del capitano Emanuele Tanzilli hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip del Tribunale di Salerno su richiesta della locale Procura della Repubblica, a carico di tre persone, gravemente indiziate del delitto in concorso.
Il provvedimento cautelare, nel dettaglio, nasce dai gravi indizi di colpevolezza nei confronti di Giuseppe Celso per l’omicidio. Accuse anche per i delitti di detenzione e porto abusivo di armi e tentata estorsione ai danni di Maria Solimeno e furto in abitazione ai danni della stessa e di Daniele Marotta. Le vicende sarebbero collegate ad una faida tra diverse persone dedite al traffico di droga nel rione 167 di Eboli.
L’omicidio
Era lo scorso 29 settembre quando Mario Solimeno venne ferito con colpo di arma da fuoco; morì il mese dopo all’ospedale dei Colli di Napoli.
L’uomo si trovava in automobile insieme al fratello al Rione Pescara a Eboli, quando degli sconosciuti si avvicinarono alla vettura e aprirono il fuoco.
Un proiettile colpì il malcapitato al collo, danneggiando anche alcune vertebre.
Purtroppo le condizioni di salute del 29enne apparvero subito molto gravi. Trasferito all’ospedale Cto di Napoli, qui purtroppo avvenne il decesso.