Stilata la graduatoria definitiva dei 30 specialisti selezionati che presto si uniranno all’Asl. Questa operazione fa parte di una più ampia procedura di assunzione di 159 camici bianchi, avviata dai vertici di via Nizza, al fine di affrontare la cronica carenza di medici che affligge tutte le strutture sanitarie della provincia.
Una piccola boccata di ossigeno per le esigenze di personale
Nonostante l’arrivo dei nuovi chirurghi, si tratta solo di una piccola boccata di ossigeno, poiché le necessità di personale rimangono molto elevate. Scopriremo di seguito l’entità di queste esigenze e le sfide che l’Asl dovrà affrontare per affrontarle adeguatamente.
Il bando iniziale e le modifiche apportate
Tutto ebbe inizio a dicembre 2021, ma il bando fu ritirato e modificato a causa di un “errore materiale”, poiché venne avviata una ricerca di profili per cui era già stata lanciata una manifestazione d’interesse per assunzioni a tempo indeterminato.
Successivamente, il bando è stato riformulato con diverse modifiche e ha ottenuto l’approvazione della Regione nel maggio dell’anno scorso. A ottobre, è stata pubblicata la ricezione delle domande dei candidati interessati alla partecipazione sulla Gazzetta Ufficiale.
Domande di partecipazione e posti disponibili
Complessivamente, alla fine di novembre scorso, sono pervenute circa 1.300 domande di partecipazione al bando. Di queste, 728 provenivano da medici già specializzati, mentre le restanti 575 erano state inviate da specializzandi. I posti disponibili per le diverse specializzazioni erano i seguenti:
- 15 posti per cardiologi (239 candidati)
- 4 posti per oncologi (72 candidati)
- 5 posti per cardiologi interventisti (75 candidati)
- 6 posti per chirurghi vascolari (24 candidati)
- 5 posti per gastroenterologi (67 candidati)
- 7 posti per oftalmologi (52 candidati)
- 9 posti per ostetrici e ginecologi (126 candidati)
- 10 posti per neurologi (58 candidature)
- 10 posti per psichiatri (95 candidati)
- 12 posti per radiologi (149 candidati)
- 15 posti per urologi (36 candidati)
- 30 posti per chirurghi generali e medici internisti (117 candidati e 193 candidati, rispettivamente)
Le sfide dell’Asl e il tetto di spesa
Secondo l’ultimo piano di fabbisogno dell’Asl, sono necessari 772 camici bianchi, ma l’Asl potrà assumere solo 274 a causa dei limiti di spesa imposti. Il tetto di spesa per il personale del servizio sanitario nazionale è stato introdotto dalla legge Finanziaria del 2010 (191/2009), che prevedeva una spesa massima basata sul livello di spesa del 2004 ridotto dell’1,4%. Successivamente, il governo Gentiloni ha ridotto ulteriormente tale parametro dello 0,1% con la legge di Bilancio 2018. Per affrontare le esigenze di personale, si prevede di reclutare 539 operatori del comparto (infermieri, operatori socio-sanitari) e di mettere a disposizione posti di lavoro per ruoli tecnici, professionali e amministrativi.
Il precedente piano di reclutamento
Il piano di reclutamento precedente, per il periodo 2020-2022, prevedeva il reclutamento di diverse figure professionali, tra cui dirigenti medici, veterinari, farmacisti, sanitari non medici, infermieri, coordinatori, personale di vigilanza e ispezione, operatori socio-sanitari, ostetriche, personale tecnico sanitario e personale della riabilitazione.
Con l’arrivo dei 30 nuovi chirurghi, l’Asl compie un passo avanti nella lotta contro la carenza di personale medico, ma è chiaro che ulteriori sforzi e investimenti saranno necessari per affrontare questa sfida in modo completo e duraturo.