Nozze vietate a Battipaglia: il giudice sospende il matrimonio per “incapacità d’intendere” dello sposo

Un matrimonio viene sospeso per decisione del Tribunale su richiesta dei figli dello sposo, che mettono in dubbio le sue capacità d'intendere

Di Angela Bonora

Un matrimonio “non s’ha da fare” a Battipaglia. La coppia, un imprenditore 71enne di Montecorvino Rovella e una signora 51enne di Battipaglia, ha visto il loro sogno d’amore infranto per una sentenza del Tribunale di Salerno. Alla base del diniego c’è la decisione del giudice che ha accolto la richiesta dei due figli dell’uomo, applicando l’articolo 102 del Codice civile, che prevede la possibilità di fare opposizione al matrimonio per cause ostative.

La coppia aveva regolarmente presentato le pubblicazioni e si era recata al Comune il giorno stabilito per la cerimonia. Tuttavia, l’ufficiale di Stato Civile ha comunicato loro la notifica della decisione del Tribunale che sospendeva le nozze. I due figli dell’uomo, nati da un precedente matrimonio, avevano infatti messo in dubbio le capacità d’intendere del padre, chiedendo al giudice di sospendere le nozze.

Nonostante la notifica, gli sposi, evidentemente al corrente della decisione dei figli, si sono recati al comune con il supporto di un avvocato. Il legale ha chiesto che il matrimonio fosse comunque celebrato, sostenendo che a nessuno dei due era stata notificata la decisione del magistrato. Tuttavia, i dipendenti dello Stato Civile di Battipaglia, con la notifica in mano, non hanno potuto far altro che respingere la richiesta.

Il Comune di Battipaglia ha inviato al Tribunale tutta la documentazione relativa al caso, accompagnata da una relazione redatta dagli ufficiali comunali. Ora toccherà al Tribunale approfondire la vicenda e decidere se confermare la sospensione del matrimonio o meno. Ai due sposi resta la possibilità di presentare ricorso.

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