Castellabate, il paese di Benvenuti al Sud.

La Storia di Castellabate.

La città di Castellabate è ubicata su un colle che domina l’ampia fascia costiera tra Punta Licosa e il Promontorio di Tresino.
Il nome del comune ricorda che il borgo fortificato venne costruito su iniziativa dell’abate di Cava de’ Tirreni, Costabile Gentilcore, che richiese l’autorizzazione al sovrano nel 1123, per difendere soprattutto gli importanti scali commerciali di Licosa, San Marco e Santa Maria. Per il resto esso deriva dal latino medioevale castellum, borgo fortificato.

Castellabate – @giuseppe_concordia
Cosa Visitare a Castellabate.

Oltre alle bellezze paesaggistiche che fanno di Castellabate una perla del territorio, molti sono anche gli edifici di valore storico-artistico e architettonico.
La Parrocchiale di Santa Maria Assunta (risalente al XIV secolo) ne è un esempio.
Degni di nota, all’interno, sono il pavimento del battistero in ceramica risalente al XV secolo, la vasca battesimale del XII secolo, poggiante su un piedistallo datato al periodo paleocristiano, gli affreschi di scuola giottesca e il busto in rame dorato di San Costabile.
Tra le chiesette del borgo emergono la cosiddetta Chiesa della Pietà, risalente al XIV secolo ma ristrutturata intorno al 1756, contenente una statua policroma con echi michelangioleschi, la Chiesa di San Biagio, del XVI secolo, di proprietà della famiglia Matarazzo, e infine l’Oratorio di Santa Maria de Gulia.
Nel 1837 venne costruita la Chiesa di Santa Maria a Mare, situata nell’omonima località, mentre solo nel 1915 fu edificata la Chiesa di San Marco, nota per la presenza di un porto e di un villaggio di pescatori risalente all’epoca romana. Nel 1925 infine venne costruita la Chiesa di Sant’Antonio, in località Lago. Da visitare senz’altro il castello che domina il territorio. Esso si apre su una piazza accanto alla quale sorge il Palazzo Perrotta, costruito intorno al 1740, che ospitò nel 1811 Gioacchino Murat, di passaggio per il borgo nel corso del suo viaggio nel Meridione. Non lontana è la casa ove abitò Ruggero Leoncavallo. Da ricordare sono anche il Palazzo dei Conti Matarazzo, la Torre del Barone Perrotti (già Torre Pagliarolo) e l’imponente Palazzo del Principe Belmonte, che i suoi parenti, i marchesi Granito, costruirono nel 1733 accorpando edifici preesistenti.
Degni di nota sono inoltre il Palazzo dei Granito a Punta Licosa, costruito nella prima metà del Settecento con la sua cappella, e la masseria fortificata seicentesca detta la Torretta, a San Marco.
Non sono da dimenticare le Torri costiere, da quella duecentesca di Tresino, che nel 1277 risulta rientrante nella competenza dell’amministrazione locale di Agropoli, a quella di Licosa, contemporanea alla precedente, all’altra detta Pagliarola o della Marina, medioevale ma potenziata negli anni 1570-71.
Nel periodo 1567-69 fu costruita la Torre Cannitiello, presso Licosa, nel 1569 quella di Ogliastro, nel 1570 l’altra di avvistamento, posta sulla collina di Licosa e detta Torricella o Torre del Semaforo.
Alla fine del 1592 risale, invece, la realizzazione della Torre della Marina di Ogliastro, detta anche dell’Arena o delle Ripe Rosse.

Santa Maria di Castellabate – @antoniodevita83