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Velia: secondo appuntamento con Plauto. In scena L'Aulularia

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Secondo appuntamento con Plauto a VeliaTeatro. Dopo l’antologia di brani presentata all’esordio della XVI edizione della rassegna nell’area archeologica di Elea-Velia, ecco un grande classico dell’autore latino vissuto nel III secolo a.C. L’«Aulularia», commedia che lunedì 12 agosto (ore 21), sul palco ai piedi della Torre medievale che domina il sito, è rappresentata dalla compagnia «Teatro Plautino Europeo». «Aulularia» è la commedia dell’avarizia, tra le più fortunate provenienti dall’antichità, apprezzata soprattutto dal teatro secentesco e ispiratrice del celebre «L’Avaro» di Molière. La storia, ambientata ad Atene, inizia dal ritrovamento di una pentola («aulula», in latino) d’oro da parte del vecchio Euclione, che non si separa mai dall’oggetto per paura che qualcuno glielo sottragga. Intanto il vicino di casa Megadoro cerca moglie e chiede in sposa sua figlia Fedria ad Euclione che acconsente. Ma a complicare le cose entra in scena Strobilo, il servo del nipote di Megadoro, Liconide, il giovane innamorato di Fedria all’insaputa dello zio e dal quale la ragazza attende un bambino. Euclione temendo che qualcuno durante i preparativi nuziali possa rubargli la pentola d’oro, va a nasconderla prima in un tempio, poi in un bosco, dove Strobilo lo seguirà per prendersela. L’oggetto finisce nelle mani del servo che lo offre in cambio della libertà al padrone Liconide che, dopo aver chiesto la mano della figlia Fedria ad Euclione, ordina a Strobilo di restituire la pentola al vecchio proprietario che così smussa le resistenze, acconsente al matrimonio e dona il prezioso contenitore come dote della figlia. L’opera messa in scena dalla compagnia che proviene proprio da Sarsina, il paese romagnolo patria del comico latino, e nasce dall’esperienza del rinomato Plautus Festival, si avvale nello specifico della regia di Cristiano Roccamo e dell’interpretazione di Riccardo Bartoletti, Massimo Boncompagni, Mauro Eusti, Manuela Fagnocchi, Camillo Grassi, Filippo Renda. I costumi sono di Laetitia Favart, la scenografia di Matteo Soltanto, le musiche di Andrea Mazzacavallo, le maschere, tratte dalla Commedia dell’Arte e dalla stessa Commedia Latina e grazie alle quali gli attori si cimentano ciascuno in più ruoli, sono di Andrea Cavarra. VeliaTeatro proseguirà il 16 agosto con «Due melologhi da Eschilo e Euripide: Eumenidi e Elena», concerto del «Quintetto d’archi della Camerata Strumentale dell’Università di Salerno», con musiche di Nikos Xanthoulis e testi di Angelo Meriani. Domenica 18 agosto, in scena «Numa», spettacolo di e con Sista Bramini presentato dalla compagnia «O Thiasos Teatro Natura». Il 25 agosto dapprima l’incontro dal titolo «Achille sogna Patroclo. Il sonno più bello della storia dell’occidente», con Giulio Guidorizzi, autore del libro «Il compagno dell’anima. I Greci e il sogno» (Raffaello Cortina Editore). A seguire: «Iliade», dal poema di Omero, spettacolo di e con Gianluigi Tosto. Il 28 agosto la rappresentazione della commedia di Aristofane, «Le Rane» a cura della compagnia «La Bottega del Pane» sarà preceduta dal breve dibattito «Menzogna, arte e verità», con i filosofi Gianni Vattimo e Franca D’Agostini, che parleranno dei loro libri più recenti: «Della realtà» (Garzanti), «Menzogna» (Bollati Boringhieri).

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