Sono da poco trascorse le 16.30 di mercoledì 20 Ottobre, a Vatolla si sente il rumore di un mortaletto che esplode. Nulla di grave pensano i cittadini della frazione di Perdifumo. Saranno però costretti a cambiare idea quando alcuni minuti più tardi si sente un forte boato seguito, un paio di minuti più tardi, da un altro di medesima intensità. Il telefono della nostra redazione inizia a squillare. Cos'è stato quel boato? Ce lo chiede un contadino a lavoro nei campi a Torchiara, ce lo chiede una casalinga che risiede in Viale Lazio ad Agropoli e ancora tanti altri che hanno sentito il boato e poi visto il fumo. Dalla costa alle colline, da Agropoli a Rutino, Torchiara, Perito, Prignano, Ogliastro e giù fino a Castellabate e ai comuni vicini, tutti non sono rimasti indifferente al forte rumore. Vista la posizione da cui proviene la coltre di fumo si cerca subito a localizzare il luogo dello scoppio e si pensa Vatolla e alla sua fabbrica di fuochi d'artificio della ditta Di Muoio.Le ambulanze corrono, corrono i Carabinieri e i Vigili del Fuoco. Sul posto è un caos. Si pensa subito al peggio. Le tv danno la notizia di cinque morti, ma in realtà i cinque dipendenti della fabbrica sono tutti salvi, avevano appena lasciato l'edificio quando qualcosa non ha funzionato. Solo uno di loro risultava disperso, nascosto dal fumo che fuoriusciva dalla fabbrica, ma è poi riuscito a fuggire per la gioia di familiari e amici.
Dopo il disastro a Vatolla si contano i danni. Inutile dire che la fabbrica è quella che è andata incontro al destino peggiore ma anche molte abitazioni ne hanno risentito. Alcuni residenti raccontano d'aver sentito una forte vibrazione del terreno, quasi si trattasse di un terremoto. Ciò ha determinato in alcune case la rottura di vasi e altri soprammobili. E' andata peggio a chi ha visto andare in frantumi i vetri delle finestre. Insomma dopo tanta paura a Vatolla si fa la conta dei danni. Loredana Beccadio