Prosegue l'inchiesta della Procura di Vallo della Lucania sulle truffe alle assicurazioni che ha coinvolto numerosi professionisti cilentani e del Vallo di Diano. L'attenzione degli inquirenti si concentra ora su presunti certificati medici contraffatti utilizzati al fine di ottenere i rimborsi dalle compagnie assicurative. Nella maggior parte degli incidenti denunciati, infatti, i coinvolti si facevano rilasciare un primo referto in pronto soccorso e successivamente arricchivano il bagaglio di documenti in loro possesso con ulteriori certificazioni inerenti traumi e lesioni. Peccato però che quanto prescritto nei certificati non trovi alcun riscontro concreto. In molti casi infatti non risultano pagamenti di ticket relativi alle prestazioni prescritte, ma neanche ricoveri o cure mediche né nei giorni in cui sarebbe avvenuto l'incidente, né in quelli successivi. Le indagini quindi proseguono, al vaglio vi sono le richieste di risarcimento a quattro società d'assicurazione.