Si è celebrata venerdì la prima udienza del processo sul caso Mastrogiovanni, il professore di Castelnuovo Cilento morto all'ospedale di Vallo della Lucania, dove era ricoverato in regime di trattamento sanitario obbligatorio. In aula i familiari di Mastrogiovanni, rappresentanti di alcune associazioni per i diritti dell'uomo e anche Giuseppe Mancoletti, l’imbianchino di Capaccio, compagno di stanza del professore cilentano nel reparto di psichiatria del San Luca. Presenti un medico e cinque infermieri dei diciotto imputati.
Gli altri vengono dichiarati contumaci. Non vogliamo un altro caso Cucchi, denunciano i familiari. L'udienza è stata rinviata al prossimo 10 marzo. Il 26 giugno, il 30 giugno e il 18 settembre, sono previste le arringhe dei difensori imputati. Il presidente della Corte d’Appello di Salerno, Michelangelo Russo, annuncia comunque la volontà di concludere il processo e pronunciare la sentenza «entro la fine del 2015».
La morte di Mastrogiovanni è diventata un caso nazionale di malasanità. Mastrogiovanni morì nell'estate del 2012 dopo 84 ore di agonia, legato mani e piedi, nel reparto psichiatrico di Vallo della Lucania.