È stato denunciato dal Corpo Forestale dello Stato, P.N. di 53 anni, responsabile di detenzione di cani in maniera incompatibile con la loro natura in via Scavi in agro di Vallo della Lucania. L’operazione è scattata in seguito ad una segnalazione da parte di un cittadino pervenuta al C.T.A. del Corpo Forestale dello Stato di Vallo della Lucania diretto dal vice questore aggiunto Fernando Sileo. Una squadra composta da personale del Comando Stazione Forestale di Vallo della Lucania, unitamente a personale dell’Unità Operativa Veterinaria del Dipartimento Benessere Animale dell’ASL SA dello stesso comune, giunta in via Scavi di Vallo della Lucania, rinveniva 10 cani di taglia media mal custoditi in un terreno privato su una piccola superficie boscata a pochi metri da una civile abitazione. Nel corso dei controlli effettuati dalla Forestale è emerso come lo stato di detenzione degli animali fosse incompatibile con la loro natura. Infatti i cani erano legati con laccetti sottili e corte catene rischiando di strangolarsi, direttamente alle piante ivi radicate, a carcasse di macchine in disuso e abbandonate e, altri all’interno di una recinzione metallica con la presenza di un serbatoio del gas, lasciati nel fango e privi di cucce e tettoie e con ciotole sporche e pezzi di pane buttati direttamente sul suolo. Il sito dove i cani erano detenuti, risultava fatiscente e inadeguato, privo di alcun sistema di raccolta e di scarico delle deiezioni degli animali, sversando direttamente sul terreno e formando così una notevole concentrazione di rifiuti e liquami. Inoltre, dall’ispezione e dai controlli effettuati sugli animali, si accertava che solo 4 cani erano regolarmente iscritti all’anagrafe canina, pertanto per i restanti animali il personale sanitario provvedeva ad apporre microchip di identificazione. Accertato l’abuso, le Giubbe Verdi, unitamente al personale dell’ASL SA, verificata la chiusura del canile pubblico di Torre Orsaia, provvedeva a liberare gli animali maltrattati e ad affidarli in custodia temporanea a un privato cittadino, il quale si impegnava a custodire i cani in un terreno di sua proprietà fornendo loro la giusta assistenza in modo da evitare ulteriore malessere e gravi sofferenze agli stessi. L’uomo, peraltro già noto alle Forze dell’Ordine, poiché in passato per fatti analoghi gli fu inflitta una sanzione di circa 20mila euro, è stato denunciato a piede libero alla competente Autorità Giudiziaria di Vallo della Lucania e, rischia la reclusione da 3 mesi a 1 anno. L’operazione che ha consentito di interrompe le sofferenze dei cani, originatasi da una semplice segnalazione, rappresenta un esempio di collaborazione vincente tra cittadinanza ed Istituzione.