"La Centrale Operativa del 118 di Vallo della Lucania non deve essere soppressa. Ho già presentato due emendamenti in Consiglio Regionale perché non si compia questo scempio ai danni del nostro territorio e ho informato il sindaco di Vallo perché si faccia promotore di mobilitazioni diffuse e forti” – con queste parole Luigi Cobellis, Presidente del Gruppo UDC in Consiglio Regionale, annuncia di aver iniziato una battaglia in Consiglio Regionale per evitare che il progetto di legge sul riordino del sistema integrato regionale per l'emergenza sanitaria venga approvato con l'attuale formulazione. “Ringrazio il Sindaco Aloia per aver colto subito l'allarme che ho lanciato in queste ore e aver fatto sentire la voce del Comune di Vallo della Lucania. Spero che si mobilitino anche gli altri sindaci del nostro territorio perché abbiamo bisogno di essere uniti su questa battaglia al di là delle reciproche differenze e storie politiche” - ha detto Cobellis.
“Sono convinto che il disegno di legge per come è uscito dalla Commissione competente sia profondamente sbagliato oltre che contrario alle stesse indicazioni del Commissario Caldoro che non aveva fanno cenno all'eventualità di questa soppressione” - ha continuato Cobellis - “La Centrale Operativa di Vallo serve un'area vastissima di oltre 3.000 km quadrati e ha un'utenza superiore a quella di Benevento. È pertanto necessario che il territorio della provincia di Salerno continui ad essere servito da due Centrali Operative: la prima con base a Salerno operante sui territori di competenza della ex ASL SA 1 e SA 2 e la seconda con base a Vallo operante sul territorio della ex ASL SA 3”.
“Nel caso in cui si decidesse di procedere con la definizione di una sola Centrale Operativa per tutto il territorio provinciale credo allora che l'unica scelta possibile sia quella di Vallo: in caso contrario infatti il territorio più vasto all'interno dei confini provinciali e anche quello con maggiori problemi di collegamento e infrastrutture si troverebbe fortemente e inopinatamente escluso da un servizio essenziale come quello per le emergenze sanitarie” - ha detto Cobellis.
“Si tratta di una battaglia doverosa e giusta che deve vedere uniti e attivi tutti gli attori politici, istituzionali e sociali del territorio in difesa del diritto fondamentale alla tutela della salute pubblica” - ha concluso Cobellis.