Lettera aperta da parte del sig. Michele Murino, già direttore artistico di "Veliateatro", al Vescovo di Vallo della Lucania, il cui addio alla diocesi continua ad essere costellato di polemiche per l'operato giudicato da molti non certamente positivo. Nella lettera, duri sono gli attacchi a Favale inerenti in particolar modo le sue attività "edilizio-commerciali". Il riferimento è riferito in agli "aiuti di stato", all'ICI e all'IRES
concessi agli enti ecclesiastici. Questi ultimi, infatti, oltre a non pagare l'ICI sugli immobili adibiti a chiese, fanno passare - secondo Murino - per
"luoghi di culto" anche immobili destinati ad attività puramente commerciali
(alberghi, ristoranti, cine-teatri etc. etc.), evadendo l'ICI per circa
duemiliardi
di euro l'anno come già denunciato da Repubblica. Di seguito si pubblica il testo della lettera.
"Eccellenza, mi perdoni se ancora una volta mi permetto di disturbare,
distogliendoLa dagli ultimi ed assilanti problemi che Lei,
amorevolissimo, è impegnato a risolvere, a costo di titanici sacrifici,
nell'unico ed
esclusivo interesse dei Suoi cari "Figli" e adorati "Fratelli" del Cilento.
Eccellenza, la concessione edilizia per la costruzione delle case
canoniche, con annesso ed esclusivo attico per Sua Eccellenza (Gesù nacque in
una
mangiatoia e visse in assoluta e lieta povertà) ed il "Centro socio-
culturale "La Provvidenza" (490 posti a sedere), come da progetto, prevedeva
la
realizzazione del necessario parcheggio. Sennonchè - ne sono
profondamente convinto - a causa della Sua
innocentissima e mera distrazione - del parcheggio in discorso, non si
ha visione alcuna.
Eccellenza reverendissimo: dov'è finito il parcheggio da Lei
ampiamente documentato in mq. 2000 nel progetto presentato alla Prefettura,
al
fine di ottenere il collaudo del cine-teatro? Eccellenza, da circa tredici
anni, Lei continua ad esercitare l'attività commerciale di cine-teatro - con
ben
490 posti a sedere - senza l'obbligatorio parcheggio. Gli spettatori del
cine- teatro hanno da sempre depositato le proprie
auto sulla via Rubino, invadendo a dismisura ed abusivamente anche
l'area di servizio carburanti del signor Massimo Valiante.
Infatti, subito dopo il collaudo prefettizio del cine-teatro, sono
comparse, come per magia, sugli stessi 2000 mq. destinati a parcheggio, due
strutture. Una destinata a "mensa per i poveri", trasformata immediatamente
in
ristorante - dove si rilasciano fatture con IVA al 10%
(e cosa vuol dire la dicitura: "solo a fini pastorali" - perchè,
forse, al ristorante il "Sinodo", tra le altre libagioni, si somministrano
genuini formaggi pecorini? Dove si organizzano banchetti, feste per
battesimi, compleanni, prime comunioni e dove si paga, si mangia, si mangia
bene
e si è costretti a subire - purtroppo - almeno per me -alla fine di ogni
portata - l'apparizione di una indefinita immagine
insieme ad alcune pecorelle nel fondo di ogni piatto. Apparizione
che, nel mio caso, sfortunatamente, ha affaticato non poco, la mia
digestione); l'altro manufatto - forse per emulare "Pierre de Fredy, il
Barone de
Coubertin" - ideatore delle Olimpiadi - destinato ad attività
ginniche, ovviamente con prestazioni tutte a pagamento (sembra che qualche
fanciullo, il cui papà aveva dimenticato di corrispondere la retta di 30 euro
al
mese, sia stato rinviato a casa, piangendo). E l'ICI? Eccellenza, l'ICI su
questi Immobili adibiti ad autentiche e sfacciatissime "attività
commerciali", Eccellenza reverendissimo, l'ICI viene corrisposta al Comune? E
se
no, perchè, dal momento che i detti manufatti in discorso non sono destinati
a luoghi di
culto? Solo perchè il cine -teatro, si denomina "La Provvidenza" (assistenza
benevola di Dio a favore delle creature - con un'immagine di Gesù
benedicente sul
boccascena - dove, negli anni, sono state programmate anche
pellicole per niente educative, sotto l'aspetto della morale - tipo
"American Pie", "Natale sul Nilo", "Natale a Beverly Hills" - dove sono stati
presentati alcuni allestimenti teatrali volgarmente unici) - e il ristorante
si
denomina "Sinodo" (perchè quest'ultimo, come titolo, si rifà alla riunione
del
clero di una chiesa locale convocata e presieduta dal vescovo, al quale solo
però compete il potere di legiferare?) E cosa importa tutto ciò,
Eccellenza, se al Suo "Sinodo", si mangia e si paga - si paga e si mangia -
si mangia e
si paga e non si paga l'ICI!?! Visto tutto ciò, io, il ristorante, lo avrei
denominato "Da Peppino alla Provvidenza". E anche nella palestra,
Eccellenza, ha fatto apporre qualche simbologia sacra, al fine di
risparmiare,
risparmiare l'Imposta Comunale sugli Immobili?
Alla faccia di tutti coloro che corrispondono, come per legge, l'ICI
sui manufatti adibiti ad attività commerciali e, soprattutto, alla faccia
dei titolari delle imprese di ristorazione, ai danni dei quali - molto
probabilmente - Lei produce "concorrenza sleale". Al Comune di Vallo,
i funzionari responsabili osservano in silenzio assordante, le Sue
attività commerciali. Eccellenza, e se costruendo le case canoniche ed il
cine-
teatro Lei avesse già sfruttato le volumetrie a disposizione? Come e dove
avrebbe recuperato i calcoli volumetrici per costruire il ristorante e la
palestra? Eccellenza, nessuna delle sue faraoniche costruzioni è adibita a
luogo
di culto. Probabilmente, l'unico vero culto praticato in quelle tre
strutture è la "plutomania", ovvero il culto di Pluto, dio del danaro,
attraverso
la bramosia della ricchezza o dell'oro. Aristofane, commediografo
greco, sull'argomento, ci ha lasciato una tra le sue più belle e famose
commedie: Pluto (408-388). Nella Divina Commedia, invece, Dante pone Pluto
nel
VII Canto, come guardiano dell'Inferno, in cui vengono puniti gli avari e
gli fa
recitare uno dei versi più famosi dell'intero poema: "Pape Satàn, pape Satàn
aleppe!". Durante tutto il "ventennio" cilentano, Lei, Eccellenza
reverendissimo,
benefattore instancabile, emulando San Giovanni Bosco (è proprio Sua questa
autocelebrativa affermazione sul quotidiano "la città") è stato guida
e soprattutto pastore illuminante per questo Suo prezioso gregge
cilentano. Chissà, qualc'altro, forse, tramando alle Sue spalle e tradendo i
Suoi profondi, convinti ed
altruisti sentimenti cristiani di "Buon Samaritano", ha generato l'idea delle
attività edilizo-commerciali. Eccellenza: il Signore l'abbia in gloria!
Eccellenza, io sono l'unico che ha capito fin troppo bene le Sue grandi
capacità! Eccellenza Lei è un genio! Lei è l'unico, vero, grande
imprenditore che abbiano mai conosciuto i cilentani in saecula saeculorum
(Amen!).
Lei, Eccellenza, andrebbe candidato al Nobel o in subordine alla laurea
"Honoris causa" con Cattedra in Economia, alla bocconi.
E' molto comodo fare l'imprenditore utilizzando il portafogli altrui.
Perchè le dette attività Lei, in modo geniale, le avrà portate avanti,
probabilmente, avendo a disposizione le casse della Diocesi e non
utilizzando il Suo portafogli, come sono costretti a fare gli altri. E qui sta
la
Sua grandezza, Eccellenza. Mi segue, Eccellenza?
E chiudo, Eccellenza, prendendo in prestito una sapida boutade da
Napoleone Bonaparte, il quale era solito dire: "Sono circondato da preti che
ripetono incessantemente che il loro regno non è di questo mondo, e intanto
mettono le mani su tutto quello che possono afferrare." Eccellenza, infine,
mi
scuso ancora per il disturbo arrecato e resto in attesa di un Suo gradito
riscontro, prima del Suo prossimo e terribile distacco da questa
Terra cilentana che, Le assicuro, sarà luttuoso non solo per Lei ma,
soprattutto, per questa "Vallo di lacrime". Immediatamente dopo l'annuncio
televisivo delle Sue dimissioni, Eccellenza, ho visto uomini battersi il capo
e le
ginocchia. Ho visto donne strapparsi i capelli e le vesti nere, bagnate di
lacrime, intonando lamenti funebri. A ruba, Eccellenza, mi creda, sono andati
a ruba migliaia di lacrimatoi!
Nemmeno a borsanera se ne trova uno.
Un devotissimo saluto da Michele Murino.
W SUA ECCELLENZA"