Attualita'

Tra novità e tradizione, applausi e lodi per il presepe vivente di Agropoli


Tradizione e spiritualità hanno trovato il loro punto di equilibrio nel suggestivo presepe vivente di Agropoli proposto dall'associazione Andromeda e dai ragazzi della Compagnia del Sorriso affiancati da attori e musicisti di grande spessore come Paola Salurso, Gaia Bassi, Giovanna Caroccia ed Ermanno Pastore.
Nella caratteristica cornice del centro storico della cittadina cilentana sono state allestite le scene che rievocano la nascita di Gesù, ma non solo: i visitatori hanno infatti potuto ammirare con dovizia di particolari le arti ed i mestieri di una volta grazie ad attori e figuranti che hanno dato il via a scenette rievocanti antiche tradizioni e mestieri del nostro territorio, dal fabbro alle lavandaie, dal fornaio ai suonatori, fino alle massaie intente a preparare la pasta. 
Insomma il Presepe Vivente di Agropoli ha intrapreso la strada giusta per ritornare ai fasti d'un tempo: la rappresentazione è risultata il giusto mix tra il classico presepe fatto di figuranti in abiti d'epoca che affollano e fanno da cornice al centro storico e il presepe recitato o meglio cantato. La musica infatti, è stata la novità più importante ed interessante dell'edizione 2010 della rappresentazione, l'ingrediente che di più ha emozionato e coinvolto i presenti.

Partendo dalla porta d'accesso al centro storico il visitatore è stato guidato ad assistere a sette scene che attraverso danze e musiche (scritte, dirette e coordinate da Gianfranco Marra e Maria Esposito) hanno mostrato momenti di vita vissuta e la suggestione della nascista di Cristo.

Decisamente riuscito lo spettacolo, e buona la risposta del pubblico che ha partecipato con entusiasmo, dispensando applausi e lodi ad attori ed organizzatori. Certamente si attendevano più persone per un evento del genere ma il freddo, il tempo incerto e gli insuccessi degli scorsi anni, hanno allontanato i cittadini da una manifestazione che fino a qualche decennio fa era tra le più attese dell'inverno agropolese.

L'edizione 2010 del presepe vivente, va comunque considerata come un punto fermo dal quale ripartire per le rappresentazioni degli anni futuri, per restituire a questo evento l'importanza e la continuità che merita.

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