Non aveva i requisiti previsti dalla legge, nonostante questo la casa per anziani "Rosa Lia" aveva ricevuto le autorizzazioni per l'apertura che mai gli sono state revocate nonostante le richieste dell'Asl: per questo sono stati condannati in primo grado a sei mesi l'ex sindaco Daniele Filizola e ad un anno il RUP, Giovanbattista Guastalegname.
Secondo le accuse, infatti, nonostante le sollecitazioni dell'azienda sanitaria locale, il primo cittadino non revocò le autorizzazioni allo svolgimento dell'attività, precedentemente rilasciate da Guastalegname.
Assolti invece i legali rappresentanti della Maria SS dei Cordici, la società che gestiva la struttura. La vicenda della casa per anziani "Rosa Lia", va avanti da circa un decennio. La prima autorizzazione all'apertura fu concessa nel 2003. Nello stesso anno, però, l'Asl revocò il provvedimento poiché l'istituto non presentava i requisiti igienico-sanitari previsti per legge. Dopo una serie di lungaggini burocratici, la casa per anziani poté aprire ma nel corso degli anni, fu nuovamente chiusa.
A partire dal 2010, ottenute le dovute autorizzazioni, poté riprendere la sua attività.