La notizia della costruzione di un parcheggio nei pressi della Chiesa del SS. Salvatore a Torchiara e di una nuova strada che dovrebbe attraversare un oliveto secolare, sta facendo discutere nel comune cilentano. Il rischio è infatti quello di rovinare lo splendido paesaggio di cui i turisti possono godere la piazzetta antistante la chiesa e che si realizzi una strada di discutibile necessità che costringa lo sradicamento di piante d'olivo che caratterizzano il paesaggio torchiarese. Ultima voce di protesta in ordine di tempo, quella del prof. Maurizio Fraissinet che ha inviato una lettera al primo cittadino di Torchiara Raffaele Gargano che di seguito si riporta.
"Sig. Sindaco,
in questi giorni sono venuto a conoscenza di alcuni progetti che la Sua Amministrazione si accinge a mettere in atto sul territorio. Ho avuto modo anche di vedere le proiezioni degli effetti paesaggistici che tali progetti avranno sulla bella cittadina di Torchiara e ne sono rimasto molto colpito.
Vede Signor Sindaco, è da quando ero ragazzo ed impegnavo le mie estati a fare il volontario antincendio boschivo che amo il Cilento. Una terra dai profumi, i paesaggi, i sapori, la natura fantastici e per certi versi unici nel nostro paese e nel bacino del Mediterraneo. Ciò ha fatto si che, anche da adulto, spendessi molti dei miei momenti di vacanza in questa terra.
Con il tempo, però, lho vista, anno dopo anno, imbruttirsi, degradarsi, rovinarsi, in alcuni tratti diventare irriconoscibile. Il Cilento oggi è devastato da un numero indecente di strade, viadotti, costruzioni ovunque.
Le mie visite in Cilento si sono fatte ormai sempre più rare, non vedo perché dovrei venire in un terra che non è più bella ed è stata depredata. E come me, ho constatato in questi anni, tanti altri, soprattutto stranieri, hanno fatto le stesse considerazioni.
Torchiara, con il suo delizioso centro storico, rappresentava una delle ultime mete cilentane in cui potersi recare per godere di un paesaggio rilassante e meritevole di un viaggio e di un week end.
Nel caso dovessero realizzarsi i progetti previsti dalla Sua Amministrazione, è fin troppo evidente che anche questo piccolo paradiso scomparirà e anche questaltra meta turistica verrà cancellata dal Cilento e dalla nostra Regione.
La realizzazione di una strada allinterno di un oliveto di olivi secolari, assolutamente inutile e della quale, mi creda, non se ne sente affatto la necessità, oltre a provocare labbattimento degli olivi secolari, rappresenterà loccasione per realizzare tante costruzioni lungo il percorso e cambiare, in peggio, il panorama. Lo stesso dicasi per il parcheggio che si vuole realizzare sotto la Chiesa. E quello un luogo che ha conservato (almeno fino a quando non si apriranno i cantieri che Lei vuole far aprire) una connotazione paesaggistica intatta rispetto alle descrizioni dei viaggiatori del Gran Tour del XIX secolo. Ebbene di questo bene prezioso che dovrebbe essere motivo di orgoglio per Lei e il Suo paese, e che andrebbe tutelato e utilizzato come immagine del paese, si vuole sfigurare limmagine con la realizzazione di un parcheggio a doppio livello, formato da una doppia struttura a terrazzamento con gabbioni e muri di contenimento, e per giunta vicino ad un altro parcheggio preesistente e sempre vuoto di auto.
Mi scusi Signor Sindaco ma ha pensato che se Lei realizza questo parcheggio per i turisti che vengono a vedere la Chiesa i turisti non ci verranno mai perché non cè più niente di bello da vedere?
Mi scusi Signor Sindaco ma ha pensato che se Lei realizza una strada che distrugge un oliveto perché vengano i turisti a visitare il paese questi non ci verranno perché la strada avrà cancellato il paesaggio che era degno motivo della visita?
Stupiscono davvero, Signor Sindaco, le Sue scelte: per favorire il turismo a Torchiara si rende Torchiara più brutta e si cancellano i motivi paesaggistici per cui i turisti dovrebbero venire.
E, ahinoi, una storia che al sud si ripete da decenni. Imprenditori, progettisti e spesso amministratori (mi auguro ovviamente che non sia il Suo caso) sotto la bandiera della cosiddetta valorizzazione turistica trovano il pretesto di devastare luoghi, paesaggi, realtà che, proprio se non fossero state valorizzate, oggi avrebbero un valore economico enorme da tradurre in uneconomia sana.
E di casi del genere ne abbiamo tanti in Campania che Lei di certo non può non conoscere quelle località cilentane che ormai non hanno più alcuna attrattiva turistica di tipo internazionale come si nota frequentando queste località e come sanno coloro che, come me, le frequentavano anche nel passato e si ricordano che in diversi centri della costa in estate si parlava tedesco.
Non è un caso Signor Sindaco che una delle poche località della costa cilentana in cui ancora resiste un turismo degno di questo nome, un turismo in grado davvero di alimentare leconomia di una comunità, un turismo in grado davvero di garantire un futuro ai giovani della comunità, è Acciaroli dove un Sindaco, pagando con la propria vita, ha contrastato chi voleva rubargli il paesaggio e con esso la ricchezza del suo paese.
Non è un caso Signor Sindaco che in molte realtà turistiche europee, ma anche in Italia (il Chianti in Toscana, le Cinque Terre in Liguria, il Trentino, alcune zone della Lombardia) non si realizzano più strade di accesso (quelle già esistenti, come a Torchiara, sono più che sufficienti) non si costruiscono più nuove case e si tutela rigidamente il paesaggio, considerando questo, insieme con le risorse naturali, lunica grande ricchezza del territorio in grado di garantire uneconomia durevole.
Vede Signor Sindaco, in Scozia e in Finlandia ci si accorge di stare entrando in un territorio di pregio per il fatto che la strada non è più asfaltata. E alla fine di questa strada volutamente non asfaltata per motivi paesaggistici, nella meta finale, si trovano masse di turisti, in buona parte italiani!
In un contesto internazionale in cui i territori interessati fanno a gara per conquistarsi il mercato globale dei visitatori, cosa si fa a Torchiara? Si ripropongono vecchie strategie per le quali è a tutti noto che si ha solo leffetto di far uscire dal mercato turistico la località che verrà devastata.
Ma non basta. Lei sa bene, come tutti a Torchiara, che il territorio è soggetto a naturali fenomeni franosi e che alcune delle località interessate ricadono anche in zona rossa R4 nel PAI dellautorità di bacino Destra Sele. Mi chiedo allora se Lei ha mai visto in TV le scene dei danni, dei lutti, delle devastazioni provocate dai fenomeni di dissesto idrogeologico, sempre più frequenti nel nostro paese e che la comunità scientifica continua ad attribuire alloccupazione impropria del territorio da parte delluomo.
Siamo ancora in tempo Signor Sindaco per fermare lo scempio e la fine della bellezza di Torchiara. Il fatto che in tal modo Lei perderà i finanziamenti, mi creda, non è una buona scusa per andare avanti. Questi finanziamenti serviranno a dare un po di ricchezza ai proprietari delle imprese edili, e per il solo periodo dei lavori. Quando costoro avranno incassato i soldi e se ne saranno andati resterà un paese impoverito che ha perso la sua vera ricchezza: il paesaggio, la storia, il territorio.
Prof. Maurizio Fraissinet"