Cultura

Torchiara - Lustra: al via i "Giardini Letterari"

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L'associazione "Cilento domani Arte e Cultura Mediterranea", in collaborazione con la rivista "Dragut", promuove già da quattro anni, in giardini privati, la presentazione di libri. Giunto alla quinta edizione, quest'anno la manifestazione presenterà al pubblico tre opere durante i mesi estivi.

Primo appuntamento a Torchiara per mercoledì 11 giugno alle ore 18:00 presso il Giradino di Seshat in via Riccio n°4, dove sarà presentato il libro di Gaetano Ricco "Tavole Federiciane". 

Il 5 luglio alle ore 18:30 nel Giardino dei Fringi, in località Colle della Laura a Torchiara è la volta del libro "La libertà si chiama Jaipur. Dalle leggi razziali alla corte del Maharajà, le vicende di un ebreo italiano nella II Guerra Mondiale".
Gabor Dessau, esperto di mineralogia ed ebreo, si trova nella surreale condizione di “impiegato” per l’esercito italiano in Eritrea: abbastanza italiano per essere aggregato all’esercito, ma non abbastanza, considerate le leggi razziali, per fare il soldato. Gabor opera in una specie di deserto dei Tartari, facendo i conti con gli ordini contraddittori delle autorità militari, che nel momento più drammatico lo lasciano solo. Tanto è assurda la situazione quanto è ammirevole la dedizione con la quale egli s’impegna nella cura degli strumenti del proprio lavoro, sino all’ultimo. Inevitabile la cattura: non abbastanza italiano per essere soldato, lo sarà a sufficienza per essere prigioniero degli Inglesi. Gabor sarà salvato dalla propria scienza e dal lavoro e, come sempre accade, dall’incontro con qualcuno che crede in lui. Diventa l’esperto minerario del Maharaja di Jaipur, la meravigliosa “città rosa”. In questi avvenimenti echeggia qualcosa di molto antico, raccontato nel testo biblico, nella Torah, cioè l’episodio di Giuseppe figlio del patriarca Giacobbe, venduto come schiavo dai fratelli e poi assurto agli onori della Corte egizia. La vicenda narrata non è frutto di fantasia, bensì vita vissuta. L’autrice ha potuto ricostruire questa storia attraverso i diari, le lettere e altri documenti che ha trovato nella casa dei nonni a Perugia. I fatti esposti sono stati esaminati e verificati alla luce di fascicoli già “top secret” e di testi scoperti in Biblioteche e Archivi: a Londra e a Richmond, a New Delhi e a Jaipur, e anche a Gerusalemme.

Terzo e ultimo appuntamento sarà il 26 luglio alle ore 18:30 presso il Giardino della Preola in piazza Garibaldi a Rocca Cilento (frazione di Lustra), com "Guida alle trattorie di Napoli" di Giulia Cannada Bartoli.
La prima storica guida a 50 trattorie e osterie tradizionali di Napoli con la soglia di prezzo a venticinque euro. Un lavoro di ricerca durato quasi tre anni, vicolo dopo vicolo, quartiere per quartiere, completo di indirizzi, numeri di telefono, giorni di chiusura, ferie e siti internet. Percorsi appassionanti nelle viscere della città, in luoghi dimenticati o improbabili, sedi di locali con almeno cinquant’anni di storia alle spalle; fatica e passione fortunatamente tramandate di generazione in generazione. Un lento e gustoso viaggio nei luoghi, quartieri, vicoli, piazze e monumenti alla riscoperta di una Napoli fatta di persone e di sapori che stanno scomparendo. Nessun cedimento al folklore o all’iconografia popolare, bensì un lavoro approfondito fatto di giorni a contatto con i titolari e la clientela delle trattorie, per fissarne i gusti, le ricette, l’atmosfera e, non ultima, l’umanità. La pubblicazione non fa classifiche e non assegna punteggi perché si distacca dall’accezione generale del termine ‘guida’, avvicinandosi al senso del viaggio nella tradizione della cucina popolare partenopea. Ed ecco i ragù di eduardiana memoria, la genovese, la parmigiana di melanzane, il gattò di patate, le minestre azzeccose con i legumi, la mozzarella in carrozza, il baccalà in mille modi, le alici fritte, le salsicce e friarielli, le polpette al sugo e tanto altro ancora, come le ‘graffine’ fritte con fecola di patate, quelle che riportano all’infanzia. Dal web lucianopignataro.it alla carta, con foto, testi storici e leggende popolari. In appendice una raccolta di ricette della tradizione gastronomica delle osterie partenopee.

Tutti gli eventi sono patrocinati dalla BCC dei Comuni Cilentani del presidente Lucio Alfieri.

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