In un articolo a firma del direttore Alfonso Stile, l'emittente capaccese StileTv ha rivelato un clamoroso tentativo di sfiduciare il sindaco di Capaccio Voza che si è tentato di attuare nella settimana di Natale. Di seguito riproponiamo l'articolo ricordando che l'emittente Stiletv è visibile in streaming e sul digitale terrestre.Il sindaco di Capaccio, Italo Voza, ha rischiato di essere sfiduciato prima delle decorse feste di natale. Uniniziativa clamorosa, covata in seno alla maggioranza consiliare, avviata da ben sei consiglieri dellAmministrazione dichiaratisi subito pronti a mandare a casa, anzitempo, il primo cittadino pestano. Un vero e proprio golpe di natura politica, perpetrato nellombra per oltre una settimana ma fallito per la durissima presa di posizione dello stesso Voza, informato del tentativo di sfiducia ai suoi danni da uno dei suoi fedelissimi, avvicinato ed invitato a firmare le dimissioni. Una scoperta che ha costretto finanche un consigliere di maggioranza, accusato di essere il promotore della raccolta firme, a consegnare al sindaco le proprie dimissioni in bianco invitandolo a conservarle per 5 anni, al fine di dimostrare la propria innocenza rigettando ogni accusa di tradimento. Dimissioni che Voza ha strappato davanti a tutti i suoi consiglieri in una riunione-fiume, tenutasi prima di capodanno, nel corso della quale ha serrato i ranghi ribadendo le sue ferree regole di governo cittadino, accettando ogni forma di dialogo ma nessun ricatto, invitando al contempo a lasciare immediatamente la maggioranza chiunque non si riconoscesse più nel progetto amministrativo illustrato ai cittadini appena 7 mesi fa.Ma per quale motivo si è tentato di far decadere Voza? Le motivazioni sarebbero diverse, emerse in maniera sempre più aspra durante le riunioni di maggioranza, innescate da diversità dopinione nella gestione della macchina amministrativa, complessi dinferiorità e sottili gelosie. In primis, al sindaco è stata contestata leccessiva fiducia e libertà dazione concessa ai tecnici esterni, dagli assessori ai componenti del Nucleo di Valutazione interno, passando dallufficio di gabinetto fino al vicesindaco Nicola Ragni, bracci operativi che ridurrebbero ad un ruolo di subordine molti consiglieri di maggioranza, ovvero i portatori di voti e consensi, molti dei quali relegati in scarsa considerazione e poco coinvolti nelle decisioni che contano.Tra il serio ed il goliardico, è stata anche redatta una sorta di classifica di rendimento dei vari assessori (giudizi positivi solo per la Palumbo), per evidenziare linsoddisfazione verso il loro operato e chiederne la testa in favore della nomina di candidati nelle liste, tra cui professionisti locali. Non solo: alcuni consiglieri avrebbero chiesto lumi su tutte le assunzioni effettuate finora, ovvero da chi sarebbero state decise e su quali basi, proponendo lazzeramento totale dei convenzionati, senza eccezioni, per poi spartire equamente tra i consiglieri la possibilità dinserire personale a vario titolo.Ma il principale motivo di contestazione a Voza, espresso in maniera subliminale, sarebbe stata la sua totale sordità rispetto a problematiche ritenute affaristiche, il suo rifiuto ad accontentare o sistemare certe situazioni andate avanti, in un certo modo, per anni: insomma, un sindaco scomodo perché paradossalmente troppo onesto, poco malleabile, poco addomesticabile e per nulla disposto a fare piaceri ed a scendere a compromessi politici.