Il Tribunale del Riesame di Salerno ha rigettato le richieste di tornare in libertà presentate dalle 5 persone sottoposte a misure cautelari a seguito dell'operazione antidroga denominata "Scalo", avvenuta tra Agropoli e Capaccio nelle scorse settimane. Confermati i domiciliari al 50enne Rocco Tramutola di Castellabate, ai fratelli Luigi e Rocco Stabile di Capaccio (rispettivamente di 38 e 30 anni), al 33enne Cristian Vecchio di Capaccio, e al 34enne Alessio Cuomo di Eboli. 

Per i giudici esistono gravi indizi di colpevolezza a carico degli indagati. Ad Alessio Cuomo e Rocco Stabile è stato comunque concesso il permesso di recarsi al lavoro.

A far scattare l'operazione "Scalo" sono state delle indagini condotte dalla direzione distrettuale antimafia a partire dal 2012. Secondo le accuse gli accusati avrebbero organizzato un'associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di hashish, marijuana e cocaina sulle piazze di Agropoli, Castellabate e Capaccio.

Restano agli arresti domiciliari anche i tre coinvolti in un altro blitz antidroga denominato "Santa Maria" avvenuto nei giorni scorsi nel Cilento ed in particolare nel comune di Castellabate. I giudici del Riesame hanno rigettato le istanze del 27enne Francesco Di Luccia , del 41enne Andrea Scarano e del 27enne Gianfranco Urso, tutti di Castellabate.  L’indagine, denominata “Santa Maria”, era partita nel 2011, dopo che era stata sgominata nella Valle dell’Irno un’organizzazione che faceva arrivare la droga dall’Olanda. Da qui gli inquirenti sono partiti per individuare, anche nel Cilento, le figure che si occupavano di smerciare la droga. Ai domiciliari finirono anche il 41enne Marcello Tempone di Agropoli e il 27enne Igor Gava, originario dell’Ucraina e domiciliato ad Agropoli. Un altro ucraino, il 36enne Vyacheslav Lykov residente a Castellabate, è stato sottoposto all’obbligo di dimora.