Nel febbraio del 2006, nel corso della Borsa Internazionale del Turismo di Milano, fu siglato un protocollo dintesa tra i comuni cilentani che avevano ricevuto la Bandiera Blu e il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Il protocollo aveva come obiettivo la promozione in unottica di sistema dei comuni a sud di Salerno che avevano ottenuto il riconoscimento della Fee, attraverso lo studio e la messa in campo di strategie comuni.Oggi Luisa Maiuri, vicesindaco di Castellabate (e assessore con deleghe al Parco marino, Ambiente, Demanio, Cultura e Pari opportunità), già tra i promotori e firmatari del protocollo del 2006, rilancia liniziativa, proponendo di allargarla non solo ai comuni Bandiera Blu ma anche ai comuni a sud di Salerno che hanno ottenuto le Vele di Legambiente. In entrambi i casi, infatti, si tratta di ambiti riconoscimenti che premiano non solo la qualità delle acque e dellambiente in genere, ma anche lofferta di servizi, e di cui i comuni cilentani orgogliosamente si fregiano da anni. «Castellabate è uno dei Comuni che ha lonore e il merito di ricevere ogni anno sia le vele di Legambiente che la Bandiera Blu. spiega Luisa Maiuri Riconoscimenti che non è facile ricevere e mantenere, e dietro i quali cè un lavoro lungo e minuzioso. Per questo ritengo che occorre puntare su questi riconoscimenti anche in unottica di collaborazione tra i comuni che se ne fregiano, ognuno dei quali ha una sua peculiarità che può costituire un valore aggiunto allinterno di una promozione nellottica di sistema. Rispondendo alla proposta del sindaco di Asce Mario Rizzo sulla proposta di lavorare per ununica Bandiera Blu per il Cilento, credo che possa essere più utile riprendere il discorso avviato con la firma del protocollo dintesa alla Bit di Milano nel 2006». Infine, il vicesindaco torna sulle tre vele, riconfermate pochi giorni fa a Castellabate da Legambiente: «Le tre vele non devono essere considerate un punto di arrivo, bensì un punto di partenza. Bisogna impegnarsi ancora di più per raggiungere il riconoscimento massimo delle cinque vele».