Sotto un gran sole è tornata a mettere i piedi sul campo l’Agropoli. Dopo la bruttissima prestazione di Leonforte sono i calciatori i principali imputati del disastroso inizio di stagione. La società in estate ha lavorato bene, non perfettamente visto che manca ancora qualcosa alla squadra ma quest’Agropoli se non è la più forte del girone poco ci manca, quindi le colpe sono lontane dall’essere attribuite a Cerruti e Magna.
Anche il tecnico Pirozzi viene difeso a gran voce dalla piazza, nonostante anche a lui magari gli si può imputare qualche errore, ci stanno però. Il tecnico è colui che manda la squadra in campo e qualche volta può anche sbagliare, il grande comunque lo fanno i calciatori che ad oggi sono sembrati presuntuosi e svogliati. I classici “undici leoni” che a gran voce i tifosi inneggiano ancora non si sono visti, neanche nel turno di Coppa Italia vinto con il Marcianise. Più di venti trasferte in Sicilia in tre anni e sole due vittorie con Nissa e Licata, praticamente con due squadre Primavera, sono davvero poco per una compagine che punta in alto. In questo però la società deve lavorare meglio, esigere più rigore durante le trasferte che superano lo stretto di Sicilia. Calciatori in gita se ne sono visti abbastanza ed il pubblico è stanco di raccogliere figuracce in Sicilia. Proprio il pubblico in questo momento è l’unico che può permettersi il lusso di alzare la voce, i ragazzi che fanno i chilometri e quelli che la domenica affollano il “Guariglia” pagando il tagliando hanno storto il naso in queste prime debacle della squadra. Pretendono di più ed hanno ragione, non si può tollerare un atteggiamento del genere da chi viene lautamente retribuito per indossare la maglia della loro città. Onorarla è il punto cardine della questione, le sconfitte possono anche arrivare ma vedere giocare una squadra senza orgoglio fa male. Domenica c’è il Sorrento, che punta in grande anch’esso, sarà già il crocevia della stagione. Sono tutti sotto osservazione, come lo stesso Cerruti ha dichiarato ad inizio settimana, ci vuole una presa di posizione dopo le brutte figure. I calciatori lo sanno, ora spetta a loro comportarsi da veri uomini.