Cronaca

Sequestrata azienda bufalina tra Capaccio e Eboli

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I Finanzieri della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Salerno, diretti dal cap. Michele Petrone, unitamente agli agenti della Sezione di Polizia Giudiziaria del Corpo Forestale dello Stato, su delega del procuratore aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Salerno, Erminio Rinaldi, hanno sottoposto a sequestro un’azienda agricola bufalina sita lungo il fiume Sele in località Isca Rotonda proprio al confine tra i comuni di Eboli e Capaccio. Il provvedimento s’inserisce in una più vasta attività di indagini disposte dalla magistratura salernitana, mirata a verificare l’esistenza di fenomeni d'inquinamento dei corsi d’acqua della provincia di Salerno ed anche lo smaltimento illegale dei rifiuti derivanti dalla lavorazione delle varie aziende zootecniche ed industriali della zona. Le indagini sono state sviluppate anche mediante l’impiego degli elicotteri della Sezione Aerea della Guardia di Finanza di Napoli e di sofisticate strumentazioni di telerilevamento, fornite dal Laboratorio di Ingegneria Ambientale Forense dell’Università “Parthenope” di Napoli. Proprio grazie alla perlustrazione aerea della zona, sono stati individuati una serie di obiettivi di possibile interesse che, successivamente, sono stati sottoposti a controllo dai militari. Il controllo ha consentito di accertare che l’intera azienda, nonché una serie di immobili, alcuni adibiti ad abitazione, erano stati interamente realizzati su suolo demaniale in assenza di concessione. Per il reato contestato, si è proceduto al sequestro delle strutture e di un’area di oltre 67.000 metri quadri ed alla denuncia di due soggetti responsabili del reato di abusiva occupazione di suolo demaniale. Alle operazioni ha collaborato anche personale del Comune di Eboli e del Genio Civile di Salerno.

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