L'Asl Salerno ha reso nota l'organizzazione del Saut di Gioi. A partire dall'1 luglio o dirigenti medici saranno attivi quotidianamente dalle 8 alle 20. Il servizio ambulanza, invece, sarà disponibile 24 ore su 24. "Tale organizzazione - si legge nella nota dell'Asl Salerno - potrà garantire a pieno la domanda dell'utenza presso la stazione dell'emergenza territoriale di Gioi dove si registra, nei primi 4 mesi dell'anno, una media di 1,01 interventi al giorno e di 0,04 all'ora.
Le direttive organizzative, però, che di fatto prevedono un ridimensionamento del Sauto,non piacciono al sindaco di Gioi Salati
“Davvero, non so spiegarmi questo accanimento, - ha detto il primo cittadino - oramai annoso, nei riguardi del Saut di Gioi, che è, poi, un accanimento verso i migliaia di utenti cilentani, abitanti in un territorio, il Cilento collinare interno a nord di Vallo della Lucania, che con l’avvento dell’Asl unica è diventato periferia della periferia. Un territorio, che non per colpa sua coniuga i verbi difettivi a livello dei numeri, che mettono a repentaglio i servizi essenziali per la sua stessa sopravvivenza se non interviene la conoscenza del territorio e una programmazione adeguata da parte di chi amministra il suo quotidiano”. Quello che si contesta è il voler mettere sempre e tutto solo sui numeri: “Una vita umana salvata – ha sottolineato Salati - in questo territorio equivale a quella di altri centri super urbanizzati, che hanno a disposizione presidi quasi sotto casa e raggiungibili in tempi rapidi. Mentre nel territorio del Saut di Gioi non sono i chilometri che ritardano, ma la percorrenza che si dilata per la viabilità critica e a volte fatiscente, per cui l’ambulanza con medico a bordo è essenziale non solo di giorno”. Quindi l’invito a “…volersi aprire al dialogo per venire incontro alle esigenze delle popolazioni amministrate. Del resto nell’ultimo incontro avuto in Regione, - ha concluso Salati che resta in attesa di un nuovo faccia a faccia con il Morlacco - il Sub Commissario diede assicurazione che nessun provvedimento definitivo sarebbe stato praticamente adottato se non successivamente e coerentemente alle previsioni del decreto 82/2013 emanato dallo stesso Commissario”.