Dopo le dimissioni dei nove consiglieri, il Prefetto di Salerno ha sciolto il consiglio comunale e ha nominato il commissario che guiderà la cittadina capofila del Golfo per i prossimi mesi. Si tratta di Vincenzo Amendola, a lui il compito di traghettare Sapri fino alle amministrative 2012. Un duro colpo per il sindaco Vito DAgostino che attraverso dei manifesti ha spiegato cosa, secondo lui, avrebbe spinto De Rosa, Autori, Del Prete e Di Vita ad abbandonare la maggioranza. «La crisi nasce non a Sapri dice - ma a Salerno, dove il capo bastone di turno ha deciso che una amministrazione non serva di un aberrante sistema che sta riempiendo le cronache giudiziarie della provincia, doveva essere spazzata via». Per la maggioranza uscente si tratta di «un epilogo ampiamente annunciato che non ci turba più di tanto. Invano, però, si è atteso in questi mesi dai quattro ex componenti della maggioranza una spiegazione che avesse un minimo di tenuta dal punto di vista della politica e della morale». Dure le parole di DAgostino nei confronti dei suoi quattro ex consiglieri che hanno abbandonato la maggioranza: «Si dice in giro che per fare questo non ci è voluto molto: forse una promozione di un funzionario, forse il deferimento di un concorso per fare in modo che qualcuno continui ad occupare postazioni dirigenziali senza titolo, forse la promessa di un primariato o della sistemazione di un congiunto; il tutto condito con la lusinga fatta ad ognuno, ma separatamente, di essere il prossimo sindaco della città». E il riferimento a presunte manovre disegnate sui tavoli provinciali è continuo: «capita così che dei personaggi che hanno brillato in questi anni solo per la loro incapacità amministrativa, riscoprano la passione politica e si atteggino ad autonomi pensatori senza rendersi conto che stanno recitando, per conto terzi, un copione».