Come da tradizione, l'ultima Domenica di Maggio – quest'anno il 25 – viene ufficializzata la riapertura del Santuario mariano più alto d'Italia, posto sulla sommità del Monte Gelbison e noto anche come monte Sacro, da cui le varianti nell'appellativo: Madonna del Sacro Monte, del Monte Gelbsion o ancora di Novi Velia.
Assai significativo è il rituale dell'apertura che segna l'inizio dei pellegrinaggi da Maggio ad Ottobre, quando nella prima Domenica avviene il rituale inverso. La venerata immagine di Maria, viene “svelata” alla presenza di centinaia di fedeli e restituita alla devozione popolare. Ad ottobre, invece, la Madonna viene ricoperta fino alla tarda primavera successiva.
La montagna sul quale sorge, con i suoi 1705 metri è una delle vette più alte del circondario: il luogo è consacrato alla Vergine da diversi secoli. Fin dal XIV secolo ininterrottamente si susseguono pellegrinaggi di devoti provenienti non solo dai paesi limitrofi ma anche dalla vicina Lucania e della Calabria settentrionale; è probabile che il sito sia stato cristianizzata già nel X secolo e sorto su un precedente tempio di culto pagano.
Il complesso architettonico si snoda introno alla Chiesa principale in cui è custodita “la Madonna”. Dallo spiazzo antistante lo sguardo può spaziare sul Cilento, il Vallo di Diano, il Golfo di Salerno e perfino sulle coste poste più a sud offrendo una visuale fra le più suggestive in assoluto.
Migliaia di pellegrini raggiungono la vetta per omaggiare la Madonna durante l'intera stagione; diversi gruppi ancora oggi compiono il cammino a piedi partendo dal paese di Novi Velia, seguendo l'antico sentiero gradinato.