I conti della sanità campana tornano in attivo, come annunciato dal governatore Caldoro, ma sui servizi offerti nelle strutture della regione si levano numerose polemiche. "Questo risultato - accusano Antonio Crispi, Segretario Generale F.P. C.G.I.L. Campania, e di Giosuè Di Maro, Segretario Regionale F.P. C.G.I.L. Medici - è stato conseguito mediante un processo di razionamento caratterizzato da blocco del turn over, che ha prodotto dal 2007 al 2013 ad una riduzione di personale pari a circa 15.000 unità, tagli ai servizi territoriali ed ospedalieri, taglio di circa 2300 posti letto per acuti, aumento dei ticket e delle aliquote Irpef ed Irap che gravano sui cittadini della Campania.L’On. Caldoro ha dimenticato che il risanamento dei conti è stato raggiunto grazie al sacrificio dei cittadini e dei lavoratori del Sistema Salute in Campania. L’approccio economicistico del Piano di Rientro non è stato volutamente affiancato né da un processo di razionalizzazione in grado di individuare ed aggredire i nodi strutturali del sistema, causa del debito, né da un percorso capace di coniugare bilancio assistenziale e bilancio economico.La Sanità non è solo contabilità, ma è il risultato di una politica che sappia organizzare i servizi in modo da rispondere in maniera efficace alla domanda di assistenziale dei cittadini garantendo il diritto costituzionale alla salute. L’On. Caldoro ha dimenticato di dire che, nel corso di questi anni, tutti gli indici di salute esaminati da studi indipendenti mostrano un progressivo peggioramento, che la Campania è in ultima posizione per quanto concerne la garanzia dei L.E.A., che gli operatori della sanità lavorano in condizioni pessime, che la corruzione, il malaffare e l’illegalità in sanità continuano a divorare soldi pubblici, che la migrazione sanitaria è aumentata e che molti cittadini ormai non si curano più.Il risultato della assenza di una politica sanitaria è che i conti sono in attivo, ma l’assistenza è negata ed il Sistema Salute pubblico è in coma". Polemico anche il consigliere regionale Antonio Valiante: "Il bugiardo trionfalismo di Caldoro sulla spesa sanitaria è inspiegabile - dice sul suo profilo Facebook - Accanto alla riduzione della spesa esponga i dati sulla produttività: si accorgerà che la spesa è notevolmente cresciuta e qualitativamente peggiorata".