I primi giorni di febbraio, secondo il calendario liturgico, concentrano due delle ricorrenze più significative nel panorama cristiano. Dopo la Candelora, celebrata il giorno 2, segue la festività di San Biagio. Vescovo e Martire, governò la città di Sebaste d'Armenia e seminò il suo operato fino al momento del martirio.
La tradizione popolare, intrinseca della devozione dei fedeli e ben presente nel territorio nazionale, lega alla sua figura “la protezione della gola”. Nel giorno della sua ricorrenza, la simbologia cristiana assume un fascino misto tra spiritualità e devozione che si traduce nel consolidato rituale dell'imposizione “delle candele”. Le candele, simbolo della luce e del Cristo, in genere venivano benedetto il giorno precedente in occasione della Candelora: vengono incrociate sulla gole a protezione della stessa. È questo un rituale tra i più marcati in cui si evidenziano forme materiali e spirituali che da sempre dimorano nella manifesta fede dei cristiani.
Nel Cilento, San Biagio è protettore dei piccoli centri di Casal Velino, Montecorice e Matanti (Laureana C.), ed è presente anche nella restante parte del territorio situato a sud della provincia di Salerno, in altrettanti piccoli paesi come San Biase (Ceraso) e Sicilì (Morigerati). Qui i rituali consueti si affiancano spesso alle tipicità locali che culminano con le caratteristiche processioni in cui l'immagine del Santo è accompagnata da numerosi fedeli. Anche le restanti parrocchie dedicano particolare importanza a questa ricorrenza: il rituale delle candele si diffonde perfino nei villaggi più piccoli. Due candele vengono incrociate sulla gole al fine di ricevere dal Santo la sua protezione. Ciò è motivato da un'antica leggenda in cui il Vescovo salvò la vita ad un fanciullo. Il piccolo era rimasto vittima di una spina (o forse più verosimilmente di una lisca) che l'avrebbe portato alla morte. L'intercessione di San Biagio, per mezzo delle sue mani, impedì la tragedia riportando serenità. Tale evento, come di consueto, fu additato alla grazia del Santo che con le sue sole “forze cristiane” manifestò la sua benevolenza.