Continua l'attività di controllo degli allevamenti presenti sul territorio comunale da parte del servizio veterinario dell'ASL Salerno 3. Dopo una serie di controlli effettuati nelle scorse settimane, è stato individuato un allevamento ubicato in una zona periferica della città con alcuni capi di bestiame di natura caprina risultati affetti da brucellosi. In seguito all'esito positivo delle analisi effettuate dai veterinari, il sindaco di Sala Consilina ha emanato un' ordinanza con una serie di imposizioni restrittive nei confronti del proprietario dell'allevamento, un 30enne, anch'egli residente nel comune capofila del Vallo di Diano. In particolar modo, l'allevatore dovrà a proprie spese, provvedere alla distruzione dei feti e degli invogli fetali, nonché dei capi nati morti o morti subito dopo la nascita, gli è fatto divieto di qualsiasi movimento da e per l'allevamento infetto, salvo autorizzazione per luscita di ovini e caprini destinati ad immediata macellazione. Il latte degli animali infetti, prima del loro abbattimento, potrà essere utilizzato unicamente per lalimentazione animale all'interno dell'allevamento stesso previo trattamento termico. "La situazione - ha spiegato il sindaco Gaetano Ferrari - nel comune di Sala è particolarmente tranquilla, grazie alla continua attività di monitoraggio portata avanti da parte dell'ASL". La brucellosi è una malattia infettiva provocata dalle brucelle, una famiglia di batteri. Colpisce principalmente gli animali, causando mastite bovina e aborto, sempre nei bovini. Può colpire accidentalmente l'uomo, causando una forma morbosa che può assumere caratteristiche cliniche variabili, simulando il quadro di molte altre malattie febbrili. I segni e i sintomi della malattia sono poco specifici: febbre, sudorazione, malessere, anoressia, cefalea. La malattia si manifesta improvvisamente dopo 2-4 settimane dall'infezione. La febbre è il segno principale della malattia: all'inizio è irregolare, remittente o intermittente e dopo qualche tempo, nei casi non trattati, diventa tipicamente "ondulante", salendo e scendendo durante la settimana. Ci sono stati nei mesi scorsi altri casi di brucellosi ma limitati ad uno o due capi di bestiame il che significa che il problema non è affatto diffuso. "Nessun allarmismo - conclude il primo cittadino - perché i nostri allevamenti sono sicuri non solo grazie agli stessi allevatori che sono particolarmente scrupolosi nella loro attività ma anche grazie al lavoro svolto da parte dell'ASL che svolge continuamente controlli capillari". Erminio Cioffi