In questa settimana diversi comuni del Cilento e Vallo di Diano festeggeranno San Michele, patrono della polizia, dei radiologi e dei droghieri; arcangelo per eccellenza. Soltanto a lui, infatti, il Nuovo Testamento attribuisce questo appellativo in seguito esteso anche a Gabriele e Raffaele.
Il nome dell’arcangelo Michele, che significa “chi è come Dio ?”, è citato cinque volte nella Sacra Scrittura e in tutte le cinque volte egli è considerato “capo supremo dell’esercito celeste”, cioè degli angeli in guerra contro il male. Per questo Michele è stato sempre rappresentato e venerato come l’angelo-guerriero di Dio, rivestito di armatura dorata in perenne lotta contro il Demonio, che continua nel mondo a spargere il male e la ribellione contro Dio.
Egli è considerato allo stesso modo nella Chiesa di Cristo, che gli ha sempre riservato fin dai tempi antichissimi un culto e devozione particolare. Il culto per il santo, che già nel mondo pagano equivaleva ad una divinità, ebbe in Oriente una diffusione enorme, ne sono testimonianza le innumerevoli chiese, santuari, monasteri a lui dedicati; nel secolo IX solo a Costantinopoli, capitale del mondo bizantino, si contavano ben 15 fra santuari e monasteri; più altri 15 nei sobborghi.
Perfino il grande fiume Nilo fu posto sotto la sua protezione. Anche in Occidente si hanno testimonianze del culto, con le numerosissime chiese intitolate a volte a S. Angelo, a volte a S. Michele, come pure località e monti.
Nel Cilento diverse parrocchie festeggeranno l'Arcangelo. L'appuntamento più importante è a Rutino, che ha eletto San Michele suo patrono. Diversi gli appuntamenti in programma tra cui spicca la processione per le vie del paese e il caratteristico “volo dell'Angelo” (Leggi qui). Agli eventi religiosi si affiancano quelli civili che avranno il clou domenica sera, alle ore 21, con il concerto di Eugenio Bennato.
Anche nel Vallo di Diano una comunità ha eletto San Michele Arcangelo a suo patrono. Si tratta di Sala Consilina che domani festeggerà l'apparizione del santo. Alle 9.30 la statua partirà in processione dalla chiesa della Santissima Annunziata per essere portata nel santuario sul Monte Valzata dove resterà fino al prossimo 29 settembre. Dopo la messa nella chiesa di San Pietro, alle 12 supplica al “Calvario”.
Appuntamenti anche a Valle dell'Angelo, Sant'Angelo a Fasanella e Caselle in Pittari. Nel piccolo paese cilentano, in località Costa della Salvia, una cavità naturale custodisce la statua dell'Arcangelo Michele. La grotta, come accade in altri luoghi limitrofi, era luogo di preghiera, usanza diffusa sopratutto in epoca longobarda. Nei secoli passati il culto verso San Michele era molto sentito in paese e come si percepisce talvolta oggi, nel periodo della ricorrenza i fedeli vi si recavano per omaggiare il Santo.
A Sant'Angelo a Fasanella il culto ha caratteristiche simili. Tra i faggi imponenti, le rocce a strapiombo, le grotte, gli inghiottitoi, i panorami mozzafiato degli Alburni si trova la Grotta di San Michele, una chiesa rupestre ancora ben conservata. Qui la stratificazione della storia ha lasciato le sue orme nelle preziose statue di santi che adornano la cappella e che la rendono un vero e proprio scrigno di cultura e di antiche memorie. Fin dall'XI secolo una comunità religiosa aveva adibito la cavità a luogo di preghiera. L'interno è caratterizzato per la presenza di una edicola di stile gotico e ricavata nella parte più profonda, vi è una cappella dedicata all'Immacolata. La bellezza del sito ha fatto si che questo posto fosse riconosciuto come Patrimonio Unesco. Molto sentita è la ricorrenza che vi si celebra l'8 del mese di Maggio.
L'angelo e la grotta sono elementi che si ritrovano anche a Caselle in Pittari. Sul monte San Michele, o monte Caselle, si trovano due grotte, raggiungibili attraverso un suggestivo sentieri, che ospitano il santuario dedicato a San Michele Arcangelo, raffigurato in un pregevole bassorilievo del XII secolo, accessibili tramite un ingresso in muratura costruito nel settecento. Il culto dedicato al principe degli angeli fu introdotto dai monaci bizantini giunti in gran numero sulle coste meridionali italiane sin dal V-VI secolo ed è ancora oggi molto sentito. L'8 maggio di ogni anno la statua di San Michele viene portato in processione per il paese vecchio e nuovo. E' questo un importante momento di fede, cultura, e tradizione.
In festa per San Michele Arcangelo, infine, anche la contrada Fonte di Roccadaspide, dove si trova una cappella a lui dedicata. Le celebrazioni sono in programma per domani 8 maggio.