Attualita'

Referendum: a Capaccio si vota per cambiare la storia. Urne aperte

notizie

Ad essere famosi sono soprattutto i suoi templi dorici, che insieme all’intera area archeologica fanno parte del patrimonio mondiale dell’Unesco. Ma in tutta Italia e all’estero, finanche negli Stati Uniti, molto conosciuta è anche la sua mozzarella. Ed è ancora da questa località che prende il nome un famoso carciofo Igp. Parliamo di Paestum, città millenaria a sud di Salerno, fondata seicento anni prima di Cristo da coloni Greci che la chiamarono Poseidonia in onore del Dio del Mare, poi ribattezzata Paistom dai Lucani e, infine, Paestum dai Romani. 

Eppure molti non sanno che Paestum non è il nome del comune, che si chiama Capaccio, di cui Paestum è soltanto una frazione, sebbene la più celebre. E’ per questo che domenica 15 giugno i cittadini di Capaccio sono chiamati alle urne per decidere, attraverso un referendum popolare, se mutare o meno la denominazione da Paestum in Capaccio Paestum.

Le consultazioni giungono al termine di un lungo iter che prevedeva anche il voto in Consiglio Regionale dove la proposta è stata votata all’unanimità. L’amministrazione comunale, che ha proposto il referendum, ha inteso riconoscere l’importanza della denominazione Paestum senza rinunciare alla storia più recente ma alla quale i cittadini sono altrettanto legati, di Capaccio. Ed è proprio a loro che ora spetta l’ultima parola.

I seggi resteranno aperti dalle 7 alle 23, subito dopo inizieranno gli scrutini. Per votare è necessario esibire la tessera elettorale e un documento di identità. Se qualcuno ha smarrito il certificato può richiederlo presso gli uffici comunali. Apponendo una croce sul "SI" si vota per aggiungere alla denominazione Capaccio il toponimo Paestum. Votando "NO" si sceglie di non modificare il nome del comune. Non è previsto il raggiungimento del alcun quorum affinché le elezioni abbiano validità. 

Top
Condividi su Facebook
Condividi su Twitter
Condividi su Whatsapp
Condividi su Linkedin